DELUSI PER L’ENNESIMA SVOLTA: MA IL CATANIA È VIVO

Doveva essere la partita della svolta. E invece non lo è stata. Un po’ sulla falsariga degli ultimi anni, quando quasi ogni partita etichettata come “della svolta” è stata prontamente fallita. Certo, la sconfitta di misura di ieri al “Provinciale” lascia l’amaro in bocca per come è maturata, con i rossazzurri autoritari e propositivi ma troppo spreconi sottoporta. Ma oltre il danno c’è anche la beffa. Perché il gol con cui Tulli ha deciso il match nasce da una giocata che, se la provi 100 volte, la fallisci 101 di volte. Ma questa è un’altra storia.

La realtà dice che il Catania ha giocato bene ma ha perso. Al contrario di quando, spesso, ha giocato male ma ha vinto, con qualche conseguente mugugno di stampa e tifosi, prontamente zittiti da un perentorio “quello che conta è il risultato”. A Trapani, però, nonostante la prestazione, il risultato non è arrivato. E la classifica dice che i rossazzurri adesso sono quarti a 4 lunghezze dal secondo posto occupato dai granata, seppur con una partita in meno (da definire ancora la data del recupero contro la Viterbese). Senza voler considerare la Juve Stabia, distante ben 10 punti e ormai in volata verso la promozione diretta, nonostante la “frenatina” di ieri sera contro il Catanzaro.

Obiettivo secondo posto, quindi. Adesso più che mai. Un traguardo certamente alla portata del Catania, in considerazione di quanto visto ieri. Un posizionamento che permette di partire con un consistente vantaggio ai playoff, da cui quest’anno deriveranno 2 delle 5 promosse in serie B. Nulla è perduto, dunque. Anche se i propositi di inizio campionato erano certamente ben altri.

Fonte foto: calciocatania.it

Antonio Longo

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