DAVIDE AGAZZI, UN “GEOMETRA” AI PIEDI DEL VULCANO
Tecnica sopraffina e grande visione di gioco. Tra i numerosi talenti messi in mostra dal Catania in questo inizio di campionato spicca quello di Davide Agazzi, centrocampista classe 1993, nato a Trescore Balneario.
Un curriculum per chiare ragioni ancora povero, sul quale tuttavia spicca la trafila tra le giovanili dell’Atalanta, società da sempre celebre per la qualità del suo vivaio, vera e propria officina di talenti. Non a caso, in quel di Bergamo, credono fortemente sulle potenzialità di questo ragazzo, senza tuttavia forzarne il processo di maturazione.
Nella stagione 2012/2013 viene ceduto in prestito al Savona in Lega Pro Seconda Divisione dove, a soli 19 anni, gli sono affidate le chiavi del centrocampo. Agazzi risponde “presente” alla fiducia riposta in lui: in due stagioni disputa ben 60 partite, distinguendosi per le sue notevoli prestazioni fino a guadagnarsi l’appellativo di “geometra” in virtù delle sue doti di metronomo nella zona centrale del campo.Nel 2014, dopo il ritorno all’Atalanta, arriva il salto di categoria. La società bergamasca, infatti, lo cede nuovamente in prestito al Lanciano, in Serie B, dove arriva a collezionare 10 presenze.
Nell’estate 2015 ecco l’approdo al Catania. Partito un po’ nelle retrovie delle gerarchie di mister Pippo Pancaro, il centrocampista sta pian piano riuscendo a ritagliarsi uno spazio da protagonista nell’armoniosa orchestra rossazzurra, della quale aspira a diventarne il maestro. I mezzi tecnici, d’altra parte, sono di categoria superiore. Il ragazzo non ha tradito le attese risultando tra i migliori in campo in assoluto. Un valido regista dell’avvolgente manovra etnea, all’insegna di fraseggi e triangolazioni che poco hanno a che fare con la mediocrità del campionato di Lega Pro. L’impressione è che le prestazioni del giocatore possano ulteriormente migliorare di settimana in settimana. E chissà che quell’appellativo di “geometra” possa tornare a rimbombare anche ai piedi del vulcano.
Antonio Longo