LA SUD CHIEDE RISPETTO, POI È PACE FATTA

Il Catania batte il Martina Franca e sugli spalti si festeggia, soprattutto dopo il triplice fischio quando Calil e compagni salutano i vari settori del “Massimino” intrattenendosi sotto la Curva Nord e regalando magliette e calzoncini.

Questo gesto, sicuramente apprezzato dagli ultras della Nord, ha suscitato immediatamente l’ira degli ultras della curva opposta, la Sud, che hanno subito fatto sentire la propria voce. Tramite il servizio di sicurezza dello stadio e tramite membri della società (alcune riserve erano sul prato del “Massimino” per una sgambata), la voce degli ultras è arrivata fin dentro gli spogliatoi dai quali sono subito saliti Pippo Pancaro e il direttore Bonanno. La richiesta degli ultras della Curva Sud è stata chiarissima: lo stesso rispetto e lo stesso trattamento riservato all’altra fazione del tifo organizzato. Mister Pancaro ha chiesto immediatamente scusa ai tifosi, avendo capito che il gesto non è stato il più carino passato dal “Cibali”, ma sottolineando comunque la buona fede dell’azione dei suoi ragazzi. “Tutti vogliamo il bene del Catania, per noi siete tutti uguali”, queste le parole dell’allenatore che hanno subito calmato la curva.

Dopo qualche istante, dal tunnel risalgono Calil, Nunzella, Di Grazia e altri giocatori con magliette e calzoncini pronti da regalare ai tifosi. “Non vogliamo nulla, solo lo stesso rispetto che portate agli altri” – questa è stata la ferma risposta degli ultras – e ancora “noi facciamo i chilometri per voi e rischiamo ogni settimana, in casa e in trasferta” . I gruppi della Sud, infatti, sono gli unici che hanno deciso di tesserarsi per poter seguire la squadra anche lontano da Catania.

Il siparietto è durato pochi minuti, giusto il tempo di chiarire in poche battute la situazione. Ricongiungimento immediato tra le parti coinvolte con le scuse dei giocatori, mani che si avvicinano da un lato all’altro della vetrata, come a stringersi in un gesto d’intesa.
Il saluto dei giocatori, un applauso che si leva spontaneo e che unisce tutti. Ed ecco un coro per accompagnare giocatori e staff lungo il tragitto per lo spogliatoio, come se non fosse successo nulla.

Giuseppe Mirabella

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