Un arrivo silenzioso quello del neo tecnico Dario Marcolin che senza neanche essere presentato in conferenza stampa, si è immediatamente messo a lavoro visitando il centro sportivo di Torre del Grifo. Subito una lunga chiacchierata con Maurizio Pellegrino riguardo i pregi e i difetti della squadra. La volontà di rimettere, se è possibile, gli etnei sulla retta via c’è tutta e perfino una buona parte dei tifosi, pur rimanendo piuttosto scettici, indica il nuovo allenatore come il migliore tra i candidati. Innanzitutto per un curriculum calcistico di tutto rispetto: dopo aver giocato, tra le altre, anche nella Lazio campione d’Italia, è stato collaboratore tecnico dell’Inter di Mancini e allenatore di Brescia, Monza e infine Modena. Ricordiamo come il neo tecnico, fece già parte come vice-allenatore, di quel Catania che sotto la guida di Siniša Mihajlović battè il proprio record di punti, coronato dalle vittorie contro Juve e Inter di Mourinho. A fine stagione Marcolin seguì l’ex compagno serbo a Firenze sempre come suo vice, ma anche lui fu cacciato nel Novembre 2011. Nonostante dunque abbia certamente lasciato un bel ricordo in Sicilia, il tecnico bresciano deve fare ora i conti con tutt’altra situazione: dovrà ridare stabilità ad una squadra in piena crisi e riavvicinarla alla tifoseria, con un ruolo di responsabilità maggiore rispetto a quello precedente. Chissà se riuscirà a ritrasmettere insieme a Spolli e Capuano, gli unici “superstiti” di quella fantastica stagione, la stessa grinta che caratterizzava il Catania appena cinque anni fa; anche se da allora sembra passato un secolo.

Carlo Cimellaro