CORNUTI E MAZZIATI

È il momento della conta dei danni a Torre del Grifo dopo la batosta di Catanzaro, l’ennesima in trasferta. Ma oltre il danno c’è anche la beffa. Quello che è uscito dal “Ceravolo” è infatti un Catania con le ossa rotte. Metaforicamente, certo, ma anche nel vero senso della parola.

L’infortunio di Pinto, frattura del setto nasale, si aggiunge infatti alla già lunghissima lista di indisponibili. Situazioni che complicano ulteriormente una situazione già complicatissima di suo e che mostrano quanto sia effettivamente corta la rosa a disposizione di Lucarelli. Il tecnico toscano, a un mese dal suo arrivo, sta pian piano cercando di applicare la sua idea di gioco, fondata sul 3-4-3. Un sistema che richiede la presenza di esterni offensivi in grado di garantire dribbling e superiorità numerica. Caratteristiche che fanno rima con il nome di Vincenzino Sarno. Il fantasista campano, tuttavia, continua ad essere tormentato da problemi fisici che stanno ritardando sempre più il suo recupero.

I problemi non mancano anche negli altri reparti. Piaccia o non piaccia, il Catania di Lucarelli stava costruendo la propria identità sulla fisicità e la muscolarità di Mbende e Welbeck. Il contemporaneo infortunio dei due calciatori rappresenta pertanto un durissimo colpo per i rossazzurri che, a proposito di muscolarità, contro la Casertana dovranno fare a meno anche dello squalificato Bucolo.

Nel frattempo il mercato di gennaio comincia ad avvicinarsi. Secondo quanto trapela, ci sarà da aspettarsi l’ennesima rivoluzione. Ma potrebbe essere già troppo tardi. 

Antonio Longo

Fonte foto: calciocatania.it

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