CINICI E SPIETATI

Il Catania di Sottil sa come incassare i colpi ed è bravo a rialzarsi. Lo ha dimostrato proprio ieri contro la capolista Trapani, venuta non di certo al Massimino per una comparsata. La squadra di mister Italiano ha provato fin dall’inizio a vincere la gara: non è un caso che nei primi 45 minuti i granata siano riusciti a dominare in lungo e in largo tessendo ottime trame di gioco e imbrigliando la manovra rossazzurra.

Ma la fortuna aiuta gli audaci: proprio il rigore fallito al 28′ da Evacuo è apparso come un incontrovertibile segno che l’inerzia della gara sarebbe dovuta cambiare. E non a sfavore del Catania. Gli etnei riusciranno a rispondere solo con un tiro da fuori area di Angiulli che si stampa sulla traversa. Ma non è che uno squillo di tromba ì dell’assalto che avverrà all’inizio del secondo tempo.

Negli spogliatoi mister Sottil, infatti, riorganizza le idee dei suoi ragazzi, gli da coraggio. Nella seconda frazione il Catania torna quello di sempre: cinico,spietato e a tratti spettacolare. Bastano solo pochi minuti e alla prima azione pericolosa, dopo un batti e ribatti, il tiro di Rizzo si ferma sulla mano del difensore avversario. Su rigore poi Lodi è il solito cecchino implacabile: 1-0.

Passano pochi minuti e il Catania costruisce la seconda azione pericolosa, stavolta con un contropiede di Manneh che serve il pallone a Marotta, bravo a smarcarsi e tirare a rete. Anche questa volta nessuna pietà: siamo sul 2-0. Infine il terzo gol arriva pochi minuti dopo, su un altro batti e ribatti in area granata: in pratica raggiungendo il massimo risultato (almeno nei secondi 45 minuti) con il minimo sforzo.

A quel punto gli etnei si rilassano, forse anche troppo, e lasciano che gli avversari mettano a segno  una rete che, fortunatamente, servirà poco ai fini del risultato finale. Vince il Catania 3-1, vince il cinismo e la concretezza che mister Sottil ha saputo infondere ai suoi ragazzi.

Da oggi inizia il tour de force delle 10 partite da giocare in trenta giorni. Da qui in poi capiremo di che pasta è fatto l’11 rossazzurro sulla lunga distanza.

Per ora possiamo di certo evidenziare come lo sprint iniziale non sia stato davvero niente male.

Simone Caffi

Fonte immagine: calciocatania.it

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