CICCIO PORTACI IN ALTO!

Marco Biagianti è il capitano indiscusso di questo Catania. Un grande calciatore che nello splendore degli anni del Catania in A ha sposato la causa rossazzurra. All’età di 18 anni, la prima partita da titolare nella massima categoria, in quel Catania-Chievo 2-0 giocata sul neutro del “Dall’Ara” di Bologna. Il numero 27 etneo non ha mai dimenticato la sua seconda casa. Fiorentino di nascita e catanese d’adozione è il simbolo del Catania di mister Lucarelli. Nella stagione appena conclusasi, con 2 gol in 29 presenze è stato di fondamentale importanza, apportando esperienza, forza e carisma che fanno la differenza in un campionato tanto lungo quanto difficile come la serie C, considerando anche i playoffs conquistati che la formazione etnea sta preparando in vista del primo match del 30 maggio.

Oltre al capitano, la vera spina dorsale del Catania è costituita da altri due elementi che con la casacca rossazzurra hanno scritto pagine di storia del Catania in A. Marchese e Lodi.

Il primo, nisseno d’origine, è un terzino sinistro dalla corsa continua ed instancabile. Ha deliziato attaccanti e tifosi con i suoi cross tanto precisi quanto efficaci, e col Catania di Montella, 2011-12, si è riscoperto anche difensore dal gol facile. Nella stagione attuale ha disputato 33 partite, mettendo a segno una rete e alternando la fascia sinistra alla difesa centrale.

Il vero fulcro però del gioco del Catania, dalla stagione 2010-11, porta il nome di Francesco Lodi. Vera anima a centrocampo, il numero 10 rossazzurro detta i tempi di gioco per i compagni che devono solo farsi trovare preparati. Il mancino educatissimo è una sentenza, sia dagli undici metri che da punizione, qualsiasi possa essere la distanza. Cecchino sui calci da fermo, tanto da essere fra gli specialisti più prolifici di tutta Europa, nel match stagionale contro l’Akragas ha persino ritrovato il gol su azione, che con la maglia rossazzurra mancava dalla stagione 2013-14. Il centrocampista d’origine partenopea ha in testa un solo obiettivo: vincere i playoffs! Conquistare la B! Portare il Catania nel calcio che conta e su altri palcoscenici. Uscire dalle sabbie mobili della C non è facile ma Ciccio Lodi è l’arma in più di questo Catania. É il fuoriclasse che nessuna altra squadra di serie C possiede in organico.

Solo una supplica al regista: Ciccio portaci in alto!

Biagianti, Marchese e Lodi sono accomunati dall’amore per il Catania, dal passato in A con il club etneo, e dall’anno di nascita: 1984! Come dall’omonimo romanzo di Orwell i 3 guerrieri sono chiamati a combattere il “Grande Fratello”, che altro non è che la Serie C.

Un anno più giovane, classe 1985, Francesco Ripa è un bomber di razza. 120 reti realizzate fra Serie C1, C2, Lega Pro e Serie C non ha eguali. Nessun altro attaccante in rosa conosce meglio la Serie C come il centravanti di Battipaglia. Ciccio Ripa non ha inciso particolarmente, durante questa stagione, a causa di infortuni e per la straordinaria forma di Davis Curiale, capocannoniere del Catania e del Girone C. Ha timbrato il cartellino 6 volte, ed è andato a segno solo in trasferta. Però abbiamo una certezza: quando Ciccio ha gonfiato la rete il Catania ha sempre vinto. Il pubblico del Massimino aspetta il suo primo squillo per fargli capire cosa significa un gol sotto la curva. La sua ultima apparizione è stata il 9 aprile contro la Juve Stabia, ed un fastidioso infortunio lo ha tenuto fuori dal finale di stagione. Il recupero in vista della gara del 30 maggio è assicurato ed il bomber vuole esserci a tutti i costi, impaziente di conoscere quale sarà l’avversario da affrontare, estratto dalla sorte. Contendere il posto da titolare, affiancare un’altra punta o subentrare, poco importa: Ripa vuole giocare e segnare.

Anche per lui un’invocazione: Ciccio portaci in alto!

Ugo Zinna

 

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