CATANIA: SENZA SERIE A NE VA DI MEZZO ANCHE LA CITTÀ
Superficie, residenti e densità demografica contribuiscono a realizzare una “classifica” delle città più grandi d’Italia, stilata dall’Istat. Stando all’attuale situazione, Catania occupa la decima posizione. Guardando questa graduatoria con gli occhi del solito appassionato di calcio, però, è inevitabile come si possa immediatamente notare che Catania, insieme a Bari alla nona posizione, siano le sole città non rappresentate nel campionato di Serie A. Infatti, davanti al tandem Bari-Catania si trovano Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze: città che totalizzano dodici ventesimi dell’attuale massima serie del campionato italiano.
Questo è indicativo di quanto la gestione della squadra rossazzurra degli ultimi anni abbia inciso, ovviamente in maniera negativa, non solo sugli interessi sportivi, ma anche sulla reputazione della città catanese. In tal modo, Catania risulta assente tra le prime città nel mondo del pallone, ma invece continua una discesa libera verso il “calcio che non conta”.
Della situazione sopra descritta, più che i tifosi, dovrebbero preoccuparsi gli amministratori e i politici di questa città. In fondo, città e pallone sembrano camminare di pari passo e solo una corretta amministrazione in entrambi gli ambiti potrà portare a una dignitosa sopravvivenza della città e della squadra dell’Elefante. A goderne non sarebbe solo la dignità e l’onore della città, ma anche le sue tasche dato che, panorami importanti come quelli della Serie A, portano visibilità, sponsor e interessi di livello nazionale. Insomma, un ulteriore motivo per preoccuparsi del Catania… oltre che di Catania.
Giuseppe Mirabella