CATANIA FUORI DAI PLAYOFF, MA ORGOGLIO DELLA CITTÀ
Finisce qui, il sogno dell’impresa B per il Calcio Catania che fino al 94’ ci ha creduto e sperato, ma non sono bastati l’impegno, il cuore, l’amore per la maglia e il gol del giovane Biondi a battere la Ternana.
Gli etnei hanno vissuto uno dei momenti più bui nella storia del club durante questi ultimi mesi, ma spinti dalla voglia di riscatto hanno deciso di scendere in campo affrontando i playoff, nonostante molti di loro non ricevessero lo stipendio da dicembre; è stato questo il primo segnale da parte di calciatori e staff che hanno voluto dimostrare alla città di esserci nonostante tutto. Se fino ad oggi abbiamo visto in campo un gruppo combattivo e compatto è soprattutto grazie al condottiero della squadra, mister Lucarelli, che non ha mai smesso di incoraggiare ogni singolo componente anche quando l’ombra del fallimento oscurava qualsiasi spiraglio di luce.
Un grazie però va ad ogni singolo componente della squadra che non ha indossato solo una maglia, ma se l’è cucita addosso, rendendo orgogliosi tutti i tifosi, che nei giorni scorsi hanno lanciato una raccolta libera, raggiungendo una grande cifra a sostegno loro. Per questo oggi, non bisogna lasciare spazio al rammarico di non essere passati al turno successivo, ma all’orgoglio e all’amore che tifosi e squadra condividono per questi colori.
Come in ogni gruppo che meriti, il condottiero è affiancato da un capitano forte,leale e pronto a tutto per la sua squadra, che deve essere supportata nei momenti difficili ed elogiata in quelli più sereni, per questo oggi un grande grazie va a capitan Biagianti, emblema dei rossazzurri.
Grazie ragazzi, grazie mister, perché nonostante il momento di crisi e la possibilità iniziale di un tracollo, non avete smesso di crederci, di tentare quell’impresa che avrebbe potuto scrivere una delle pagine più importanti della storia del club, e di aver dimostrato l’amore per la nostra città; adesso però attendiamo il risultato della partita più importante che stavolta non si disputerà in campo ma in tribunale, per continuare a scrivere insieme la storia di una matricola che rinascerà senza mai essere morta davvero.
Chiara Greco