CATANIA, ECCO L’ITER PER SALVARSI

Chi avrebbe mai detto che a questo punto della stagione l’obiettivo rossazzurro fosse evitare i play out? Soprattutto dopo le prime 10 giornate del girone d’andata, quando il Catania sembrava essere una seria candidata per la promozione. Eppure eccolo qui il “piccolo Barcellona” made in Sicily del 2013, danneggiato da una società martoriata da vicende extracalcistiche, allenatori di primo pelo, preparatori che in estate hanno pensato ad un carico di lavoro che permettesse di smaltire subito la penalizzazione, non pensando probabilmente alle conseguenze fisiche di fine stagione e tanto altro.

Juve Stabia, Monopoli, Catanzaro, Melfi, Ischia e Martina Franca non avrebbero dovuto essere rivali temibili; oggi, invece, eccezion fatta per le ultime due che hanno quasi certamente abbandonato l’idea della salvezza diretta, sono le principali contendenti con le quali il Catania deve confrontarsi.

Calendario complicato, ma posizione di classifica invidiabile danno un bilancio comunque positivo alla Juve Stabia, che non dovrebbe avere problemi a confermarsi capofila tra queste, mentre di differente difficoltà appare il futuro del Monopoli, che oltre ad avere appuntamenti ostici non gode dello stesso vantaggio delle vespe. Sembrerebbero invece più agevolati dal calendario il Catanzaro ed il Melfi, con i calabresi che con la concentrazione giusta potrebbe raggiungere agevolmente la salvezza. Veniamo al Catania, tutta la differenza del mondo potrebbe fare da caratteristica che da sempre ha contraddistinto la storia di questa società: il carattere nelle partite decisive. Due derby, uno fuori ed uno in casa, uno scontro diretto e la partita contro la Lupa Castelli Romani sono le partite dalle quali i rossazzurri possono trovare più motivazioni e quindi evitare quei cali di tensione che hanno condizionato la stagione.

Vincere queste partite e produrre prestazioni convincenti nelle altre potrebbe essere la chiave che apre un altro anno di Lega Pro.  

Carlo Maria Castiglione      

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