Catania è ko a Pescara
Il Catania capitola a Pescara. Questo è l’amaro verdetto dallo stadio Adriatico. I rossoazzurri perdono per 1-0, incontrando un avversario ostico e determinato.
Già dalle prime battute iniziali, si è visto come la squadra abruzzese fosse ben disposta in campo, attenta tra le linee e pericolosa nelle ripartenze. Il Catania nonostante abbia iniziato nelle battute iniziali a fare gioco, è rimasto successivamente imbrigliato nelle reti pescaresi, che non hanno praticamente concesso nulla per tutto il primo tempo. Al 22esimo del primo tempo, gli abruzzesi segnano con Bjarnason, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Al 41esimo del primo tempo, la strada sembra mettersi in discesa per il Catania, causa l’espulsione dell’attaccante del Pescara Pasquato.
Nonostante la superiorità numerica, il Catania non riesce a produrre gioco, è invece il Pescara a fare la partita. Mr Marcolin, prova a sciogliere la matassa, inserendo Castro al posto di Sciaudone, probabilmente il peggiore tra le fila dei rossoazzurri, e Martinho al posto di un opaco Maniero. Le sostituzioni purtroppo non danno l’esito sperato, il Pescara continua ad essere minaccioso ed i giocatori etnei appaiono stanchi e senza mordente. Bjarnason, al 22esimo del secondo tempo colpisce una traversa, approfittando di una distrazione difensiva.
Nel finale Martinho, cicca clamorosamente a 2 metri dalla porta il gol del possibile vantaggio, ma è proprio nella fase conclusiva del match, che Sansovini tira fuori dal cilindro un gol magistrale. Tiro da oltre 25 m sotto l’incrocio dei pali, Gillet è battuto.
Il Catania visto a Pescara è un pugile messo alle corde, gli abruzzesi hanno di fatto imbrigliato e dominato per lunghi tratti l’incontro, sferrando il colpo finale in pieno “gong”.
Con questi presupposti parlare di play off è superfluo, in quanto la squadra ha fatto un notevole passo indietro in termini di gioco e determinazione. La classifica del resto parla chiaro.
Adriano Nicosia