Catania, è divorzio in casa rossoazzurra

Sono venti  i punti raccolti dal Catania in diciotto giornate, bottino troppo misero per una squadra che ha velleità da protagonista. Sono invece ventisette il numero degli infortunati che militano nella squadra rossoazzurra e che ormai da inizio campionato, sembrano incrementare piuttosto che diminuire. È proprio il fattore infortuni che ha accesso la diatriba tra allenatore e preparatore atletico, disputa che ha portato Sannino ad un passo dall’esonero. Tutto nasce dallo sfogo dell’allenatore etneo che a fine gara contro il Livorno, ha puntato il dito contro lo staff medico e il preparatore atletico Ventrone. Sannino sostiene che non è possibile lavorare in queste condizioni,non riuscendo mai a schierare la squadra titolare, ma come ha reagito la società allo sfogo del tecnico?

Il presidente Pulvirenti, ha dichiarato che Ventrone ha la piena fiducia della società e che sia un professionista di alto livello che mai e poi mai si azzarderebbe di invadere il campo altrui. Pulvirenti accusa di fatto Sannino, reo di aver scaricato le responsabilità di una squdra il cui gioco latita al preparatore atletico Ventrone. La sfuriata prima contro il Varese e poi contro il Livorno è stata definita dal presidente, una vera e propria sceneggiata per nulla gradita dalla società. Gli insuccessi esterni e la carenza di gioco sono il banco d’accusa a cui è sottoposto il tecnico. In queste ore ci si interroga su chi abbia ragione. L’allenatore ha davvero cercato di deresponsabilizzarsi , scaricando le responsabilità al preparatore? E’ davvero possibile allenare in queste condizioni?

La società sembra arroccarsi sempre di più sulla sua linea intransigente, ma una cosa appare ormai evidente. È divorzio in casa rossoazzurra. Nelle prossime ore si attendono ulteriori sviluppi, ma non è scontato che il tecnico che ci ha sempre messo la faccia possa pensare di dimettersi.

Adriano Nicosia

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