CATANIA: DA SALVARE I TRE PUNTI E PLASMATI
Come si dovrebbe commentare un Catania- Lupa Castelli Romani di Lega Pro, soprattutto quando la squadra di casa, abituata fino a solo due anni fa ai palcoscenici più importanti della Serie A, adesso invece riesce a fatica a vincere una partita che avrebbe dovuto far sua a mani basse? Tutto ciò è semplicemente deprimente.
Il Catania non riesce subito a rendersi padrone incontrastato del campo, anzi è sempre più nervoso, lento e impacciato con lo scorrere dei minuti contro una Lupa che, dal canto suo, non deve faticare più di tanto per respingere gli sterili attacchi degli etnei. Prima ci prova Ferrario, ma il pallone lambisce il palo e finisce sul fondo. Poi è la volta di Calil, ma i pugni di Tassi respingono senza alcun problema. Proprio il brasiliano, nel giorno del rientro dalla squalifica, nonché quello in cui avrebbe dovuto caricarsi sulle spalle i suoi, non riesce ad essere decisivo, completamente invisibile fra le maglie avversarie. Moriero se ne accorge e così, dopo un primo tempo da sbadigli, opta per il cambio con Plasmati. Quest’ultimo si rende protagonista di un quasi-gol, che però viene segnalato in fuorigioco dall’assistente del direttore di gara, fra le proteste generali.
Stando alle azioni raccontate sembrerebbe che il Catania sia solamente sfortunato, ma in realtà negli uomini di mister Moriero manca quel pizzico di determinazione che permetterebbe di trovare con molta facilità la via della rete. D’altronde, è triste pensare che la squadra dell’Elefante si sia ridotta a faticare enormemente per superare la modesta Lupa, nonché fanalino di coda del girone C di Lega Pro. Eppure ciò che si vede è proprio quello che si pensa. L’emblema di ciò che si racconta è rappresentato da Russotto. Proprio il numero 11 rossazzurro, infatti, sbaglia un clamoroso gol a pochi metri dalla porta, sparando alto sulla traversa.
La partita, però, non è ancora finita e così tocca ancora a Plasmati vestire i panni del “salvatore della patria” per la terza volta di questo campionato. Al minuto 86, il “gigante di Matera” svetta più in alto di tutti in area di rigore e porta in vantaggio i suoi, scrollandosi di dosso tutto il peso di una difficilissima situazione da affrontare, come si può già ben vedere dall’esultanza liberatoria dello stesso attaccante. Il Catania, così, sfoga tutta la tensione trovando il gol dell’1-0 e, nei minuti di recupero, sfiora addirittura il 2-0 con Castiglia che, clamorosamente, spedisce a lato un calcio di rigore in movimento. Nonostante ciò, il Catania raggiunge quota 32 punti in classifica.
Nella giornata di oggi, da salvare ci sono solo i tre punti ed il ritorno di Plasmati. Il centravanti, infatti, è rimasto uno dei pochi ad essere stimato dai tifosi rossazzurri, proprio per il suo modo di lottare e di fare da punto di riferimento nei momenti più critici. Inoltre si conferma essere bomber dai gol pesanti, dopo quelli siglati ai danni di Akragas e Cosenza, che avevano portato a due pareggi. Per il resto, però, mister Moriero dovrà lavorare tanto con i suoi ragazzi e mantenere saldo il gruppo in vista delle ultime quattro partite, ma soprattutto dello scontro diretto che si terrà al “Massimino” fra due settimane contro il Melfi, solamente dopo aver affrontato il Benevento in Campania.
La vittoria di oggi è davvero pesante, perché grazie a questa i rossazzurri si tengono stretto l’ultimo posto disponibile ad evitare i play-out. Ma il peggio che offrirà il finale di campionato deve ancora venire e, perciò, testa bassa e pedalare per trovare la salvezza. Non si può sbagliare niente.
Federico Fasone
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