CATANIA, CONTINUA A FAR VALERE LA TUA SUPERIORITÀ

Virtus Francavilla-Catania 0-3. Risultato rotondo, netto, che racconta di una superiorità evidente di una squadra sull’altra. Il Catania ha così raggiunto, in un sol colpo, due obiettivi necessari per il proseguire la stagione con un netto cambio di rotta: dimostrare continuità e, soprattutto, sfatare la maledizione delle gare fuori porta. Già perché è questo il problema che ha reso, insieme alle pesanti penalizzazioni subite, le ultime stagioni dei rossazzurri del tutto anonime: per poter avere delle velleità di raggiungere la promozione è impensabile non avere un buon ruolino di marcia esterno. Neanche il record di vittorie casalinghe interne consecutive, realizzato l’anno scorso, ha potuto impedire il fallimento di un gruppo che, inspiegabilmente o quasi, aveva un’involuzione tragica appena lasciato orfano della propria tifoseria. La vittoria di domenica a Brindisi ha ridato pertanto speranza alla piazza, che non grida al miracolo, ma inizia a sperare di vedere un barlume di luce in fondo al tunnel. Pertanto, anche se magari meno spumeggiante nel gioco espresso, il secondo dei due 3 a 0 è ben più importante del primo, in quanto segna una chiara via da seguire per puntare in alto. Il Catania visto contro il Francavilla ha infatti sonnecchiato per la prima mezz’ora (brutta abitudine questa da perdere alla svelta per evitare complicazioni tipo Caserta), ha anche subito alcune occasioni causate da un paio di mischie nell’area di Pisseri, ma poi ha superato le proprie difficoltà grazie ai propri uomini di maggior esperienza e/o qualità. Emblematica l’occasione del rigore, quando, dopo aver già ribaltato l’inerzia della gara da quasi dieci minuti per quanto riguarda il predominio territoriale, Biagianti ha trovato la giocata giusta e Lodi (non Mazzarani) ha interrotto l’incantesimo che impediva le realizzazioni dagli undici metri. Di lì in poi praticamente fine della sofferenza, lusso ormai dimenticato da tempo alle pendici dell’Etna, con una squadra apparsa più sciolta, sicura di sé e padrona della situazione. Situazione, inoltre, migliorata nella ripresa, grazie all’ingresso della coppia Ripa/Russotto, decisamente meglio comportatasi dei propri pari ruolo della prima frazione. Il primo, unica vera prima punta della rosa, ha dimostrato come sappia giocare di sponda e, sebbene in ritardo di condizione, attaccare la profondità, abilità quasi assente nei suoi ultimi predecessori nel ruolo di centravanti; il secondo, aiutato si dagli spazi lasciati da un Francavilla allo sbando, ma anche e soprattutto da una condizione fisica impressionante nelle ultime settimane, ha mostrato lampi di tecnica in velocità da categoria superiore, realizzando uno splendido gol e un assist con la scritta ”Basta spingere” per l’accorrente Djordjevic.
Questo è ciò che deve fare il Catania: dimostrare le proprie qualità che raramente potranno essere contrastate se messe in campo con il giusto mix di lucidità e fame agonistica, facendo anche valere l’importanza della rosa lunga visti i 5 cambi a disposizione.
Ora sotto con l’Andria al “Massimino”. Che due rondini facciano finalmente primavera?

(Fonte foto: calciocatania it)

Claudio Maggio

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *