BYE BYE DNA

Il 4-3-3 fa sicuramente parte del DNA tattico del Catania. Questo modulo nel corso della storia ha regalato vittorie, promozioni e salvezze che i tifosi ricordano con molta nostalgia. Questo è stato però per la piazza catanese l’anno del cambiamento e della rinascita, e così è stato anche dal punto di vista tattico.

Con l’arrivo di Giuseppe Raffaele il Catania ha costruito una squadra ad hoc per il 3-4-3, modulo che ha regalato tante gioie al tecnico siciliano. Spesso a causa di assenze e infortuni è stato necessario ricorrere al piano B di Raffaele: il 3-5-2. In entrambi i sistemi di gioco l’arma principale dei rossazzurri è la difesa. Non a caso il reparto arretrato degli etnei composto da giocatori esperti e affidabili come Giosa, Sales, Tonucci, Claiton e Silvestri. Quest’ultimo è davvero un pilastro della difesa del Catania, e infatti non ha saltato nemmeno un minuto finora in campionato. Nei momenti di difficoltà anche Zanchi ha dimostrato di poter ricoprire questo ruolo con ottimi risultati.

Il centrocampo è un reparto molto importante e delicato, che però necessitava di qualche rinforzo nel mercato invernale. In caso di centrocampo a 4 la coppia di mediani può essere formata da Welbeck e Dall’Oglio o Rosaia. Nel centrocampo a 5 Maldonado è il padrone indiscusso della mediana con Welbeck e Dall’Oglio che lo accompagnano come mezz’ali. Izco sembra essere rimasto un po’ indietro dal punto di vista fisico e tecnico e infatti io suo minutaggio risulta uno tra i più bassi. Il gioco di Raffaele richiede una costante spinta sulle fasce che è garantita da 4 ottimi esterni: Pinto, Calapai, Zanchi e Albertini. Pinto a inizio stagione era considerato un titolare inamovibile, ma un fastidioso infortunio lo ha costretto a stare fuori dal campo per un lungo periodo. Per fortuna di Raffaele Zanchi si è dimostrato all’altezza di giocare da titolare e spesso ha offerto prestazioni lodevoli. Ci si aspettava qualcosa in più da Albertini che è il sostituto di Calapai, ma ancora non sembra essersi inserito del tutto nei meccanismi della squadra.


L’attacco è stato senza dubbio il reparto che ha subito più modifiche nel mercato di gennaio. La scelta di Maurizio Pellegrino è stata quella di cedere i giocatori più giovani per rimpiazzarli con calciatori più esperti e affidabili. Infatti sono arrivati ben 4 colpi di spessore: Di Piazza, Russotto, Golfo e Volpe. Matteo Di Piazza prende il posto dell’ex bomber del Catania Emanuele Pecorino. È un giocatore molto duttile e può giocare sia nel 3-5-2 come punta insieme a Reginaldo e Sarao, sia come ala nel tridente del 3-4-3. Volpe potrebbe rappresentare una validissima alternativa come prima punta per far rifiatare Sarao e Di Piazza. Piccolo e Golfo saranno linfa vitale per il 3-4-3 di Raffaele, che potrà contare su un pacchetto di ali invidiabile in tutta la Serie C. I titolari dovrebbero essere Piccolo e Russotto, ma nei momenti di difficoltà e a partita in corso Manneh e Golfo saranno decisivi per farli rifiatare.

Il Catania di mister Raffaele ha sicuramente un’identità tattica ben delineata che non sempre ha avuto in questi anni di Lega Pro, ma la vera arma in più di questa squadra è senza dubbio il gruppo. Avere uno spogliatoio forte in queste categorie è molto più importante di qualsiasi modulo e di qualsiasi schema, e il Catania dovrà fare di tutto per sfruttarlo e raggiungere obiettivi importanti.

Simone Caponnetto

Foto: calciocatania.it

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