ANDREA VASSALLO, PIÙ FIDUCIA PER NON AVERE RIMPIANTI

Nato a Milano il 30 settembre 1997, da genitori siciliani, Andrea Vassallo è alla sua prima stagione in maglia rossazzurra.

Giunto in prestito dal Bologna, società che ne detiene il cartellino, ma con la quale non è mai sceso in campo, è reduce dalla stagione 2017/2018 disputata con la maglia della Carrarese di mister Baldini.

Esterno d’attacco o ala poco cambia: la propensione di Vassallo è quella di saltare l’uomo e creare superiorità numerica in fase offensiva. Dotato di un piede sinistro tanto preciso quanto efficace, fin dalle giovanili al Milan ed in seguito con le maglie di Brescia, Carrarese, e delle Nazionali Under 18 ed Under 19, si è sempre distinto per la capacità di mettere in condizione di concludere a rete i compagni di reparto, tanto da essere paragonato, con le dovute proporzioni, nella rubrica “Chi ci ricorda” dell’almanacco “La Giovane Italia” a Thomas Muller.

Durante le prime nove partite di campionato, mister Sottil ha deciso di impiegarlo per sei volte, per un totale di 94 minuti, entrando sempre a partita in corso. Fino alla partita contro la Juve Stabia, disputata sabato scorso, durante la quale debutta dal primo minuto, conquistando una maglia da titolare sull’out di sinistra, ricopre il ruolo di esterno offensivo nel 4-2-3-1 messo in campo dal tecnico etneo.

Andrea Vassallo non si è fatto prendere dall’emozione, tentando sempre la giocata, cercando la profondità e sfidando gli avversari nell’uno contro uno. La qualità non manca e se il numero 20 rossazzurro acquisisse più fiducia nei propri mezzi, potrebbe diventare l’esterno che fa la differenza nello scacchiere del Catania: rapido, dotato fisicamente, considerati i 180 cm d’altezza, ed un mancino precisissimo.

La personalità, durante la prima da titolare, si è notata: che sia stata la prima partita, di una lunga serie, nell’undici iniziale? La scelta spetta al mister, ma l’attaccante milanese è già pronto a metterlo in difficoltà.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Ugo Zinna

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *