ANCORA TU, MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIÙ?
Tra le mille voci di clamorosi ritorni, a qualsiasi tifoso verrebbe da dire: “Ma chi? Proprio lui?!”, memore delle imprese più o meno fortunate di quel giocatore in maglia rossazzurra. È esattamente ciò che si sta verificando in queste ore che vedono protagonisti – sui giornali e ai notiziari – Marco Biagianti e Simone Pesce, due ex che sarebbero vicini al ritorno ai piedi del vulcano.
Ma il famigerato “ritorno di fiamma” non sarebbe nuovo da queste parti: infatti sono molti i giocatori che hanno indossato a più riprese la casacca rossazzurra.
Sfogliando gli almanacchi, uno dei più clamorosi ritorni fu quello di Carletto Borghi, attaccante esordiente in Serie B con la maglia rossazzurra nella stagione ’79-’80. Tornò al Catania per ben cinque anni, dall’ ’84 all’ ’89 diventando il punto di riferimento dell’attacco etneo sia in cadetteria che in Serie C. In questo lustro segnò 25 gol in 151 presenze. Meno fortunato, invece, il ritorno di un altro Carlo. Stiamo parlando di Taldo, arrivato prima nel 2003 e successivamente nel 2004. Ha vestito la maglia rossazzurra complessivamente 34 volte segnando un totale di 9 reti.
Più recenti, invece, molti altri ritorni tra le fila catanesi. Iniziamo con un altro attaccante, il cui ricordo rimarrà indelebile nella memoria dei catanesi. Si tratta di Peppe Mascara, arrivato per la prima volta in rossazzurro nella stagione 2003-2004 durante la quale segnò 13 gol. Il suo ritorno, dopo che si svincolò dal Perugia, ha dato inizio al mito “Mascarinho”. Nel corso delle sei stagioni trascorse a Catania, ha totalizzato 185 presenze e 45 gol, per un complessivo capace di farlo diventare il miglior marcatore della storia etnea nella massima serie e facendogli guadagnare anche una convocazione (ed impiego da titolare) nella nazionale italiana.
Durante gli stessi anni di Mascara, un altro calciatore faceva “vai e vieni” dalla Sicilia: Gennaro Delvecchio. Il giocatore pugliese arrivò a Catania per la prima volta nel 2000, ma praticamente non giocò mai. Un’altra parentesi fu quella della stagione 2003-2004 ove totalizzò 27 presenze e 8 gol, niente male per un centrocampista!
Ma il buon Gennaro era ancora troppo ingordo di gelati e granite, come ricordava in una simpatica maglietta mostrata in occasione della doppietta segnata a “Marassi” contro il Genoa, così fece ritorno tra le fila del Catania nel 2009 e nel 2011, ma il giovane centrocampista grintoso di qualche anno prima era solo un vecchio ricordo. Insomma, un ritorno flop che ha fatto registrare solo una rete all’attivo.
Altro ritorno, tutt’altro che flop, è stata quella del terzino sinistro, Giovanni Marchese. Nella stagione 2005-2006 al Chievo non trovava spazio, così – a metà stagione – fu ceduto ad un Catania in piena corsa promozione. Marchese diventa sempre più decisivo nel corso del girone di ritorno e aiuta la formazione di Pasquale Marino a guadagnare la Serie A. Catania riabbraccia Marchese dal 2009 al 2013, nelle stagioni più importanti sia per il club che per il giocatore: con Marchese la difesa regge a meraviglia, la squadra gioca fluida sulle fasce dalle quali giungono inserimenti e traversoni decisivi. Senza Marchese il Catania retrocede. Dopo 79 presenze e 5 reti all’attivo, il difensore “tuttofare” trova fortuna a Genova, sponda rossoblu.
Altro calciatore abituato a tornare in patria etnea è stato Maxi Lopez, attaccante determinante nella sua prima stagione a Catania. Arrivato nel gennaio 2010, infatti, riesce a realizzare 11 gol in 17 partite, trascinando senza molti problemi il Catania alla salvezza. La stagione successiva fa registrare un calo di rendimento e a giugno si contano solo 8 gol all’attivo. A metà della stagione 2011-2012 saluta in lacrime il pubblico etneo dopo una sostituzione a causa di un trasferimento molto vicino. La cessione arriva, va prima al Milan e poi alla Samp, ma ad agosto 2013 torna a Catania. Fino alla sessione invernale di calciomercato segna solo un gol, su rigore. Lo scarso rendimento, alimentato da una pessima situazione familiare lo allontanano definitivamente da Catania: altro ritorno flop.
Per non dimenticare Plasmati, tornato a Catania quest’estate dopo diversi anni di “esilio” e non ancora al top della forma nè tra gli undici titolari di mister Pancaro.
Infine si potrebbe citare anche Lodi. Il regista aveva fatto le fortune del Catania attraverso lanci lunghi e punizioni magistrali difficili da dimenticare. Eppure, l’ultimo anno di Serie A, dopo essere tornato a furor di popolo da un’esperienza genoana, non brillò affatto, chiudendo la sua avventura in rossazzurro nel peggiore dei modi.
Insomma, qui gente che va e che viene ne è passata davvero tanta; c’è chi ha fatto bene, ma purtroppo c’è anche chi è tornato per “passeggiare”. Chiunque sia il prossimo, Biagianti, Pesce o chi per loro, dovrà sicuramente dare il massimo per la causa rossazzurra. Ancora una volta.
Giuseppe Mirabella