ALLA RICERCA DELLA CONCRETEZZA, FRA MERCATO E CAMPO

Il risultato finale di Lecce-Catania ha lasciato tutto invariato. Quattro punti dalla testa della classifica, due scontri diretti favorevoli agli etnei e la consapevolezza che il campionato è ancora lungo e niente è compromesso. I rossazzurri hanno dimostrato per 60 minuti di tener testa e giocare un calcio d’altra categoria, all’interno di un match e di una cornice da palcoscenico superiore alla Serie C. Solo una sbavatura difensiva, unita alla bravura del bomber salentino Di Piazza, appena entrato in campo, ha ristabilito la parità fino al 90°. Quindi la sfida a distanza fra Curiale e Di Piazza ha avuto un vincitore, almeno tenendo in considerazione il gol dell’attaccante di Partinico.

Cinico e spietato sotto porta, considerata l’unica occasione avuta, Di Piazza è l’attaccante del momento. Fino al suo ingresso in campo il Lecce ha faticato, e non poco, sia nelle ripartenze che nel trovare il riferimento in attacco composto da due punte come Caturano e Torromino. Cinismo che invece è mancato a Davis Curiale. È vero che ha fatto reparto da solo, ma evidentemente non è stato sufficiente. Sempre attento e abile nel farsi trovare pronto al posto e al momento giusto, appoggiandosi sugli esterni a Di Grazia ed al neo acquisto Caccavallo, la punta rossazzurra manca di cattiveria sotto porta.

Il limite  della partita dell’attaccante rossazzurro si coglie al 65° minuto, quando con un diagonale dalla parte destra dell’area salentina manda di poco a lato, con una conclusione tanto forte quanto imprecisa. Sarebbe stato il gol del raddoppio, che probabilmente avrebbe tagliato le gambe ai giallorossi. La concorrenza con Ripa ha sempre prodotto una sana competizione, considerati i 9 gol fin qui realizzati in campionato dall’attaccante originario di Colonia, che gli valgono almeno momentaneamente lo scettro di capocannoniere al pari di Saraniti della Virtus Francavilla. Quest’ultimo, secondo indiscrezioni, accostato durante l’attuale sessione di mercato alla squadra di mister Lucarelli ed ormai prossimo all’approdo in terra pugliese.

Ed allora non sarebbe il caso, in questi ultimi giorni di mercato di riparazione, di rafforzare un attacco per puntare oggi più che mai alla promozione diretta? Il direttore Lo Monaco ha già dimostrato di essere attento alle occasioni per rafforzare una squadra già competitiva. E siamo certi che entro il 31 gennaio ci regalerà ancora una sorpresa.

Adesso occorre evitare le defaillance contro le squadre tecnicamente inferiori, e sconfiggere l’ormai famosa “ansia da Massimino”, che pare fino ad ora costituiscano il rischio maggiore di una squadra corsara in trasferta e titubante in casa.

Ugo Zinna

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