AKRAGAS TABÙ DA SFATARE
Alla vigilia di una gara fondamentale per la rincorsa alla capolista Lecce, distante 5 punti con una gara in più e impegnato in trasferta sul campo del Racing Fondi, a predicare attenzione per il derby contro una squadra in crisi, tanto sul campo quanto fuori, arrivano due considerazioni che sicuramente mister Lucarelli prospetterà ai suoi ragazzi: i deficit di attenzione, principale problema di questo gruppo capace di vincere 3 a 0 contro il Lecce, ma anche di perdere in casa contro la Leonzio, e soprattutto il tabù Akragas, mai battuto negli ultimi 4 confronti diretti in campionato.
Se le gare della prima stagione post retrocessione in C degli etnei siano ormai da chiudere nel passato, dato che la squadra scesa in campo allora era totalmente diversa da quella che lo farà domani sera, i due k.o. dell’anno passato sono ancora freschi nella memoria di tutti i giocatori rimasti all’ombra del vulcano, che certamente non avranno dimenticato la frustrazione per le due rocambolesche sconfitte rimediate da Pisseri e compagni contro i ben meno altolocati cugini. Impossibile dimenticare la debacle del “Cibali”, arrivata al termine di una gara stradominata in lungo e in largo, nella quale i ragazzi guidati all’epoca da Pino Rigoli vennero beffati da un gol all’ultimo minuto realizzato dagli ospiti; ancora gli ultimi minuti furono fatali per i colori rossazzurri nel girone di ritorno quando all’”Esseneto”, dopo essere passati in vantaggio su rigore con Mazzarani, il Catania uscì tragicamente dal campo fino a farsi rimontare e scavalcare dagli agrigentini, per poi fallire all’88esimo minuto il rigore del pari sempre con Mazzarani (da allora incapace di realizzare un calcio di rigore ogni qual volta si sia presentato da quegli undici metri per lui tanto maledetti).
Se ciò non bastasse a tenere alta la tensione prima di un impegno tanto apparentemente morbido, quanto importante e senza possibilità di errori, arriva anche il ricordo dell’ormai mille volte citato derby contro la Sicula Leonzio dell’ex Rigoli, partita all’apparenza semplice per un Catania in rampa di lancio e finita con la vittoria degli ospiti, i quali senza quei tre punti sarebbero al penultimo posto davanti solo all’Akragas.
Niente scuse dunque per Lodi e compagni. Occorre invertire la rotta negli incontri con i conterranei, nei quali troppo spesso sono stati persi punti decisivi con i quali la classifica sarebbe ancor più bella da vedere.
Claudio Maggio
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