“ADESSO FATE SUL SERIO: SI TRATTA DEL NOSTRO FUTURO!”

Salvezza raggiunta, ma il Catania non esce dal tunnel. Per la prima volta, dopo due stagioni consecutive, la squadra dell’Elefante riesce a salvare la categoria. Diversamente si sarebbe trattato della terza retrocessione in tre stagioni. Il Catania vince, ma non ha ancora risolto i propri problemi.

La priorità rimane la questione societaria. Evidente, nonostante infatti il club abbia rigenerato i quadri dirigenziali, rimane ancora lo stesso proprietario il cui ciclo si è virtualmente concluso già da un anno. La cessione del Catania, a salvezza raggiunta, diventa un passo obbligatorio per garantire un futuro alla squadra, ma soprattutto per riavvicinare una piazza delusa e amareggiata. In questo scenario, poche settimane fa è stato presentato il presidente Davide Franco, che non è il proprietario, ma che ha in mano il mandato di “traghettare” la società verso altri porti.

Il Catania ha bisogno di importanti risorse economiche per rilanciare il proprio progetto sportivo e per mantenere una certa stabilità a livello finanziario. Vero è che in questa stagione, l’attuale proprietà ha provveduto all’iscrizione della squadra al campionato, all’allestimento della rosa e infine al pagamento delle mensilità spettanti ai tesserati, ma una domanda sorge spontanea: nella situazione in cui versa Finaria, per quanto tempo questa holding sarà ancora in grado di offrire queste garanzie? Questa proprietà ha le risorse per puntare ad un rilancio in Serie B?

E poi c’è la questione legata al rapporto con la tifoseria. Rapporto che appare irrimediabilmente compromesso, ma che rimane fortemente subordinato ad un pilastro basilare: l’amore che la gente nutre verso questa maglia. I catanesi vogliono voltare pagina e lasciarsi alle spalle tre anni di delusioni esagerate.

Il post-partita di Catania-Fidelis Andria raffigura perfettamente la distanza siderale che esiste tra il Catania Calcio e la sua tifoseria. Perché se da una parte attenzioni bambini adulti e anziani che hanno sudato freddo per lo scampato pericolo fino all’ultimo secondo, ma che di certo non hanno esultato e non hanno nemmeno festeggiato in Piazza Europa, beh… dall’altra parte trovi invece una squadra che festeggia ed una dirigenza che celebra l’impresa del secolo.

Tutto ciò, spiega meglio di qualunque altra cosa, il fossato di disagio che separa tifoseria e club. Quando si arriva al punto che a battere le mani per l’esito della gara sono rimasti solo i calciatori, mentre il pubblico è andato via da tempo, probabilmente è giunto il momento di chiudere il sipario.

Ed allora ci si chiede: che senso avrebbe iniziare la nuova stagione con il clima avvertitosi soprattutto nel finale di questa stagione? È necessario che il Catania ritrovi la sua gente, che ritrovi il “Massimino”, ma questo appare possibile solo e soltanto con un passaggio di proprietà. Tutti sanno che non ci sarà più nessun “Massimino” colmo di passione, fino a quando le cose non cambieranno.

In tal senso, la salvezza diretta consente di accelerare i tempi. Dunque chi ha davvero intenzione di rilevare questa società si faccia avanti adesso o taccia per sempre. Chiacchiere, interessamenti, dubbi non hanno più il tempo per esistere. Il passaggio di consegne deve avvenire in tempi brevi in modo da poter progettare la prossima stagione. Con l’augurio che si possa parlare, finalmente, di rinascita.

Marco Zappalà

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