Quella che il Catania sta vivendo passerà sicuramente alla memoria dei tifosi come una stagione piuttosto strana e poco lineare. “Strana” perché il terremoto estivo e il ritorno in una categoria inferiore dopo numerosi anni hanno fatto temere il peggio. “Poco lineare” in quanto, inizialmente, i rossazzurri erano riusciti a convincere per carattere e organizzazione di gioco.

La primissima parte di stagione ha visto gli etnei colmare il gap causato dalla pesante penalizzazione e proiettarsi, con un po’ di ingenuo ottimismo, addirittura in zona play-off. Il resto è storia nota: sconfitte evitabili, punti persi e, infine, anche l’esonero di Pancaro.

Tuttavia, alcuni successi autunnali potrebbero rivelarsi di fondamentale importanza per la rincorsa verso la salvezza, non solo per i punti guadagnati, ma anche per il vantaggio che garantiscono negli scontri diretti contro le altre concorrenti: il 4-1 di ottobre sul Catanzaro ed il successo esterno ai danni del Monopoli sono, ad esempio, risultati più preziosi di quello che si può immaginare. Al ritorno, invece, si è assistito a due 0-0. Inoltre, i rossazzurri sono in vantaggio anche su Ischia e Martina Franca (4-2 e 3-2) in virtù del maggior numero di gol realizzati (nelle gare di ritorno risultati terminati sul 2-0 per i campani e sull’1-0 per i pugliesi). E se la Lupa Castelli Romani, prossimo avversario degli etnei, sembra ormai spacciata, da definire sarà la gara di ritorno contro il Melfi (all’andata finì 3-3).

Gli uomini di Moriero possono quindi ben sperare in caso di parità di punti con le suddette squadre, anche se, per quello che si vede in campo, c’è poco da star tranquilli.

Carlo Cimellaro