CATANIA, FUORI IL CARATTERE!
Anno nuovo, scene vecchie. I fischi sonori dalle tribune del “Massimino” sono ormai una consuetudine da queste parti. Infatti è da tre stagioni che a Catania si sentono più mugugni che applausi. Eppure stavolta i ragazzi di mister Pancaro non hanno perso, anzi, sono riusciti a tener testa a due squadre ostiche come la Fidelis Andria e il Monopoli, entrambe in una posizione di classifica migliore dei rossazzurri. I fischi arrivano per un semplicissimo motivo: i tifosi hanno notato un’assoluta mancanza di cattiveria agonistica da parte dei giocatori in campo.
Infatti, coloro che nel corso delle prime giornate davano il massimo per la causa comune, oggi sembrano aver perso la bussola. Così, la corazzata che nel corso delle prime tre giornate di questo campionato aveva fatto temere tutto il girone del sud Italia, ora viene facilmente gestita anche in casa propria. La settimana scorsa, per l’ultima giornata del girone di andata, ad Andria, il Catania partito per condurre la gara ha dovuto limitare i potenziali danni dei padroni di casa. Alla fine di una partita tutt’altro che entusiasmante il Catania ha totalizzato due tiri: un palo di Plasmati, subentrato a pochi minuti dalla fine, e un gol di Calil, in fuorigioco. Una settimana più tardi la scena si ripete quasi con le stesse modalità. Cambia lo stadio – stavolta siamo al “Massimino” – e cambia l’avversario, tocca al Monopoli di Tangorra. Non cambia, invece, il risultato: un altro scialbo 0-0 che non porta alcun beneficio alla classifica dei rossazzurri, anzi, fa sì che le speranze di scalare la graduatoria diminuiscano ulteriormente. Il Catania si è reso pericoloso pochissime volte, sciupando anche l’occasione migliore del match dal dischetto con Calil.
Ora anche il più piccolo errore assume una notevole importanza, anche un passaggio sbagliato fa lamentare i tifosi, poiché vedono una squadra priva di qualsiasi cattiveria agonistica. Non si lotta più su tutte le palle come ad inizio campionato, non si aggredisce l’avversario come durante le prime partite e, soprattutto, non si cerca con insistenza e determinazione la porta. Tutto ciò può solo rendere amara la domenica dei tifosi rossazzurri e sterile il lavoro dei giocatori. A questo punto bisogna tirare fuori il carattere, una volta per tutte.
Giuseppe Mirabella
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