“L’IGNORANTE ROSSAZZURRO”: LE PAGELLE DI LUPA CASTELLI ROMANI-CATANIA
Il Catania ritrova finalmente la vittoria e interrompe un lungo digiuno durato addirittura un mese. Arrivati a Rieti, infatti, i rossazzurri sono riusciti a farsi una bella scorpacciata di pasta all’amatriciana, prima di scendere in campo. Contro la non irresistibile Lupa Castelli Romani, i rossazzurri conquistano i tre punti grazie alla doppietta di Caetano Calil.
Adesso, spazio alle nostre pagelle “ignoranti” sul match di Rieti.
Gara abbastanza serena per Elia Bastianoni (6), balzato agli onori della cronaca soltanto per gli strepiti rivolti alla sua difesa dopo il pasticciaccio sul gol di Siclari. Le ingiurie del portiere rossazzurro si dice siano state avvertite pure nella provincia catanese. Prevista inoltre una querela per diffamazione direttamente dai suoi compagni di squadra.
Il bello e il brutto della fascia sono rispettivamente Leonardo Nunzella(10) e Desiderio Garufo (5). Per il terzino sinistro – motocicletta della squadra di Pancaro – i complimenti sembrano non bastare mai. Anche oggi sgommate, derapate e accelerazioni sull’out di sinistra, con quel piedino mancino decisivo in occasione delle due reti di Calil. Bocciato ancora una volta, invece, il buon Garufo. Imballato e insicuro sulla destra, dopo essere sprofondato immotivatamente sul terreno di gioco, cerca goffamente di contrastare il terzino della Lupa nell’azione del pareggio.
Nota lieta del pomeriggio laziale è sicuramente il ritrovamento di Fabio Scarsella (6,5), ancora vivo e in perfetta forma (mannaggia a quella traversa), senza un perché le prestazioni di Musacci e Agazzi (5,5). C’è qualcuno che dice che si siano persi nella “selva oscura” (Sveglia! Dante stava a Firenze, mica a Rieti!).
In attacco, protagonista assoluto non può che essere Caetano Calil (9).Il top player “brasileiro” torna a ballare e segnare a ritmo di samba, dimostrando di aver ampiamente superato la metamorfosi che lo aveva portato ad assomigliare ad un calciatore di Gibilterra. Se avesse sbagliato il rigore, di sicuro i 118 tifosi catanesi presenti a Rieti non avrebbero avuto difficoltà ad “assìcutarlo” per tutto lo stadio, talmente deserto che nessuno aveva pagato il servizio degli steward per l’evento. Nota di merito anche per Elio Calderini (6.5), coraggioso nell’andare a rischiare piedi, tibia e perone nel doppio contrasto con Caio Secco e De Gol in occasione del rigore. IMPAVIDO.
L’ignorante rossazzurro