“L’IGNORANTE” ROSSAZZURRO: LE PAGELLE DI MESSINA-CATANIA
Dopo 8 anni, è tornata ieri la sfida tra Messina e Catania. Risultato finale 0-0, in una partita sostanzialmente equilibrata tra due squadre che hanno voluto accontentarsi di un punticino. Come di consueto, adesso spazio alle nostre pagelle “ignorantissime” sui protagonisti più importanti del match.
Cominciamo da Bastianoni (6.5): dopo i circa 400 infarti procurati per la respinta da brividi sul sinistro di Cocuzza, il buon Elia si riscatta fornendo una buona prestazione. Sicuro tra i pali, compie anche diverse parate di un certo rilievo. EMERGENZA RIANIMAZIONE
Passiamo al solito Nunzella (6.5): è un uomo oppure una Yamaha R6? Incredibile come possa correre così tanto non avendo mai saltato anche solo un minuto di questo campionato. Perfetto in entrambe le fasi, si diletta a sgasare sulla fascia sinistra facendosi beffe degli avversari. HEY LEONARDO, COME FA LA TUA MOTO?
A centrocampo, la nota dolente si chiama Fabio Scarsella (4.5): dov’è finito il vecchio mediano goleador? Non si sa, fatto sta che il buon Fabio è stato in assoluto il peggiore del derby. Nessun inserimento, nessuna giocata, nulla insomma. Ad aggravare la situazione, c’è anche il taglio di capelli da regime di 41 bis in isolamento. MAMMA, SI È PERSO SCARSELLA.
In attacco, fatti gli auguri allo sfigatissimo Russotto, spazio alla delusione Calil (5): Caetano compie una prestazione da giocatore di Gibilterra piuttosto che da brasiliano. Impalpabile per tutti i 90 minuti, non trova mai il guizzo vincente. Dovrebbe far ballare la samba alla difesa del Messina, invece concede solo un noiosissimo lento… A VOLTE DORME PIÙ LO SVEGLIO CHE IL DORMIENTE
Ultimo, ma non certo per importanza, il migliore in campo della squadra rossazzurra: Elio Calderini (7). Incarognito come Valentino Rossi con Marc Marquez, il buon Elio corre, dribbla, aggredisce. Tra i pochi ad aver capito il peso del derby, per poco non finisce a fare a legnate con l’intera difesa del Messina. A mancare è soltanto il gol, ma Calderini merita soltanto applausi. NEVER BACK DOWN
L’ignorante rossazzurro