ELIO CALDERINI, MISTER IMPREVEDIBILITÀ
Elio Calderini, dall’estate 2015 è il nuovo attaccante del Catania. Genio e sregolatezza sono da sempre le caratteristiche che lo hanno accompagnato nella sua carriera tanto da farlo soprannominare “cappellaio matto” anche, e soprattutto, per l’imprevedibilità che mostra sul campo di gioco.
Egli è un’ala, ma ha giocato anche come trquartista ed all’occorrenza è stato posizionato anche come esterno di centrocampo. La sua visione di gioco, insieme all’indiscusso spirito di sacrificio lo rendono un giocatore molto duttile che sarà utile alla causa rossazzurra.
Dopo le note vicissitudini societarie che hanno caratterizzato l’estate, Elio, forte di una grande stagione in Calabria al Cosenza, è stato uno dei primi acquisti. Calderini, nonostante la situazione alla pendici dell’Etna non fosse ancora delle più chiare, con determinazione ed una grande voglia di fare bene, aveva già sposato il “progetto Catania” senza pensare a ciò che sarebbe accaduto più tardi.
Il giocatore, arrivato a fine luglio, si era svincolato dal Cosenza, squadra nella quale l’anno precedente, stagione 2014-15, era stato oltre che il capocannoniere, anche il giocatore più apprezzato dai tifosi.
Certezza di quanto detto è data anche dal match, svoltosi la scorsa settimana nel recupero contro lo stesso Cosenza, quando i tifosi provenienti dalla Calabria, con uno striscione appeso ai muri del settore ospiti del “Massimino” con sù scritto “SEI RIMASTO NEI NOSTRI CUORI ELIO”, davano, infatti, un’ulteriore dimostrazione di stima verso il giocatore.
Elio cresce nel vivaio del Perugia, ma il fallimento della squadra umbra, avvenuto nel 2005, lo obbliga a cambiare società. Calderini quindi decide di continuare la sua avventura all’Arezzo, la cui primavera era allenata da Antonio Conte, attuale commissario tecnico della nazionale. Nonostante inizialmente la scelta di questa società venisse considerata da Elio la migliore, così non fu.
Dopo due anni in Umbria senza mai trovare spazio, Calderini passa per una stagione alla Juve Stabia. Qui scende in campo solo due volte. A prestito concluso, rientra ad Arezzo, ma la stagione 2007-08 fu peggiore rispetto a quella precedente. Elio non scende in campo nemmeno una volta e viene messo fuori rosa.
Finita l’avventura umbra, Elio, ormai ventenne, decide di ricominciare dalla Serie D, al Flaminia Civita Castellana. Le dieci reti realizzate gli ridanno la fiducia che aveva perso nelle ultime stagioni.
Come ulteriore dimostrazione delle sue capacità, il Frosinone, allora militante in Serie B, decide di acquistarlo e girarlo in prestito ad una società di Lega Pro. Dopo avergli fatto firmare un triennale, Elio inizia a giocare al Foligno, squadra in cui colleziona 19 presenze e 4 reti, che portano alle attenzioni di due club di Serie A, la Sampdoria e la Fiorentina; ma un grave infortunio che lo tiene fuori dai campi di gioco per cinque mesi, blocca, quasi definitivamente, la sua crescita calcistica.
Tornato infatti dall’infortunio prima gioca nella Sangiovannese, senza però spiccare particolarmente, per poi passare all’Aprilia. Qui il discorso è differente, gol e belle giocate danno la possibilità alla sua società di appartenenza di arrivare per due anni di fila alla semifinale dei playoff, venendo in entrambi i casi eliminata. Dopo questa stagione passa al Cosenza, in cui accumula 61 presenze e 16 gol. Ottimo bigliettino da visita per la nuova stagione rossazzurra, dunque, nella quale ha già realizzato due reti da vero e proprio rapace d’area di rigore.
Elio Calderini, così, vuol continuare a far impazzire il suo nuovo pubblico. Con classe ed ego funambolico porterà il Catania lì dove merita di stare.
Gabriele Indelicato
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