SE NON SEGNI NON VINCI
Il Catania non segna e quindi non vince. Non ci potrebbe essere riassunto migliore per la partita di ieri andata in scena al “Nicola Ceravolo” di Catanzaro, dove i rossazzurri escono sconfitti, ancora una volta, a dispetto di una buona prestazione.
Il leit motiv sembra quello della precedente gara di campionato: gli etnei giocano bene, creano anche situazioni interessati e mettono la partita in discesa. Nella giornata appena trascorsa, l’espulsione del centrocampista della Paganese Sussi aveva concesso agli uomini di Baldini la superiorità numerica per gran parte del secondo tempo. Superiorità che non è riuscita a emergere e che alla fine ha portato al frustrante 0-1 avversario.
Allo stesso modo, il rigore di ieri al 55′ poteva senza dubbio facilitare il compito del passaggio al successivo turno di Coppa. Tuttavia, l’errore dal dischetto di Ceccarelli rende ancora più evidente la difficoltà che questa squadra ha nell’andare in gol.
Sono, infatti, le tante, troppe azioni da rete sbagliate e i banali errori difensivi che portano a evidenziare un allarmante score di 3 sconfitte nelle ultime 4 gare, con le sole due reti inferte nell’unica partita vincente contro la Fidelis Andria.
Vero è pure che l’undici di ieri si presentava in campo con diversi giovani. Non si può mancare nel sottolineare l’ottima gara disputata da Moro, Cataldi e Greco, con quest’ultimo che si è distinto per abnegazione nelle sue sgroppate sulla fascia. Altrettanto vero è che la Coppa Italia, al momento, non sembra essere una delle priorità del Catania che potrebbe risparmiarsi tranquillamente le costose successive trasferte.
Allo stesso modo bisogna sottolineare che perdere partite alla propria portata mette ansia e non poca. Specialmente quando ci si ritrova a un solo punto e nell’attesa di una possibile penalizzazione.
E adesso arriva il blasonatoBari…
Simone Caffi
(Fonte immagine: estratto video calciocatania.it)