UN ALTRO BOCCONE AMARO

Tre punti in due partite e un campionato ancora a disposizione per trovare la quadra adatta e replicare la grinta dello scorso match interno contro la Fidelis Andria, il primo al “Massimino” in presenza dei tifosi al ritorno sugli spalti. Se la Paganese, da un lato, può contare su una salda imbattibilità al “Marcello Torre” che dura da marzo 2021, dall’altro il Catania di mister Baldini vuole confermare le sue potenzialità senza rendere vano ogni sforzo volto a conquistare altri tre punti preziosi. A tal proposito il tecnico toscano si affida di nuovo a Sipos in attacco, protagonista indiscusso del precedente confronto e autore di una doppietta, assieme a Ceccarelli e Russotto in posizione di esterni. A supportare le manovre offensive Baldini conferma Maldonado playmaker con Rosaia e Provenzano ad agire da mezzale, mentre in difesa, oltre alla conferma della coppia centrale Monteagudo-Ercolani, schiera i punti fissi Calapai e Pinto sulle corsie.

In questo contesto non bisogna stupirsi se il primo tempo si apre con le due squadre impegnate in un gioco a viso aperto grazie a cui sono frequenti gli sprint fino alla porta avversaria, seppur con qualche difficoltà a trovare il tiro sotto porta grazie alla chiusura ermetica delle difese. In particolar modo, nel corso del primo quarto d’ora è Ceccarelli a mettersi subito in mostra con due incursioni insidiose che mettono sull’allerta Baiocco tra i pali azzurrostellati: la prima con una sassata di prima intenzione, la seconda con un colpo di testa in acrobazia sul cross in area di Pinto. Di contro, la Paganese non è da meno e studia l’avversario etneo a più riprese restringendo gli spazi morti sul campo fra i vari reparti. Così il primo squillo alla porta etnea giunge al minuto 12 quando Schiavi svetta di testa il corner di Tissone mancando di poco l’incrocio dei pali. Ma è al minuto 24 che la formazione campana trova la prima azione nitida del match proprio con Tissone che, sviando la marcatura dei centrali rossazzurri, a ridosso dell’area di rigore calibra al volo un destro lucidamente respinto in corner da Stancampiano, svegliando gli animi dei sostenitori presenti nelle tribune. Scoccata la seconda metà del primo tempo cambiano gli equilibri di gara, sebbene con una differenza di ritmi quasi impercettibile, infatti ciò che contraddistingue questi minuti di gioco è soltanto una maggiore riorganizzazione da parte del Catania che adesso ha a che fare con una Paganese più compatta in fase di ripartenza. Una riorganizzazione che si rivela efficace soprattutto nel corso del minuto 37 quando Maldonado, durante un contropiede veloce della Paganese, interrompe lo scambio del pallone fra Manarelli e Guadagni pronto a concludere in porta spazzando con qualche imperfezione la sfera ma al tempo stesso permettendo ai compagni di recuperare terreno e avanzare oltre la propria metà campo. A condire un primo tempo tanto equilibrato quanto combattuto va annoverata la conclusione di Provenzano nel recupero prima del rientro negli spogliatoi, azione in cui il centrocampista etneo capitalizza lo scambio con Sipos e calcia in porta sfiorando il palo destro, recriminando inoltre un calcio d’angolo che il direttore di gara non concede.

Al termine del break in casa Paganese mister Grassadonia si trova costretto a effettuare il primo cambio del match sostituendo Diop al posto di Guadagni a causa di un fastidio muscolare, mentre tra le file etnee mister Baldini rinvia un eventuale cambio d’assetto. Una decisione più che saggia dal momento che il Catania non perde tempo a iniziare il secondo tempo con un piglio agonistico spiccato mettendo pressione costante alla difesa campana. Infatti al minuto 47 i rossazzurri sprecano una clamorosa occasione da gol con Sipos che, sul filtrante in area di Ercolani, scaglia il pallone fuori a tu per tu con Baiocco, pur dimostrando una grande carica agonistica sin da subito. I ritmi del match cambiano nel corso del minuto 50 quando Russotto viene atterrato irregolarmente da Sussi in area di rigore: per lui doppia ammonizione e Paganese in dieci uomini. Tuttavia in questa occasione il portiere della Paganese ipnotizza Ceccarelli dal dischetto e mantiene la porta inviolata, costringendo il Catania a ricominciare da zero per conquistare il vantaggio. E’ a questo punto che mister Baldini interviene per effettuare le prime sostituzioni inserendo dapprima Russini e Piccolo al posto di Ceccarelli e Russotto al minuto 60, senza dunque sconvolgere il modulo dei primi quarantacinque minuti, e poco dopo spostando il baricentro più vicino alla trequarti con il cambio di Biondi per Rosaia e Moro per Sipos. Nonostante ciò, il destino del match subisce un cambiamento inaspettato al sessantanovesimo, minuto in cui la Paganese capitalizza il vantaggio facendo dell’inferiorità numerica il punto di forza. In questa occasione Diop, agganciando il cross lungo in area, elude la marcatura di Ercolani e con un gesto balistico insacca sotto al sette il sinistro al volo sorprendendo Stancampiano inerme di fronte al tiro imparabile dell’attaccante campano. Non manca l’immediata reazione del Catania al minuto 71 sul colpo di testa di Biondi che accarezza il palo, ma certamente la formazione rossazzurra adesso manifesta un po’ di difficoltà i termini di conquista degli spazi e di propositività sotto porta. Ad ogni modo il Catania approfitta degli ultimi minuti rimasti per salvare il risultato e insiste con l’arrembaggio al minuto 83 quando Greco replica l’azione di Biondi, ma anche stavolta Baiocco si rende protagonista dell’ennesimo miracolo tra i pali respingendo in corner lo stacco di testa avversario. D’altro canto però è evidente la fatica del Catania nel vanificare le ripartenze della Paganese che prosegue con un leitmotiv offensivo mantenendo al tempo stesso grande coordinazione in fase di ripiego. Nonostante qualche accenno di nervosismo in campo e notevole intensità fra le due squadre, non bastano al Catania i cinque minuti di recupero a fine gara per rimontare la gara, neanche al minuto 95 sulla punizione rasoterra dal limite di Maldonado che Baiocco ancora una volta neutralizza conquistando meritatamente il clean sheet definitivo.

Dunque la compagine siciliana esce a testa bassa dal “Marcello Torre” per uno a zero e subisce la seconda sconfitta in trasferta della stagione, dimostrando però più carattere rispetto alla prima giornata di campionato contro il Monopoli. Sarebbe errato utilizzare l’alibi del campo ostico di Pagani per giustificare una sconfitta che sa di azioni mancate e carattere agonistico a tratti altalenante. Tuttavia per mister Baldini c’è la possibilità di rivedere la prestazione odierna e riassettare le forze lavorando soprattutto sul profilo psicologico, ottenendo possibilmente la stessa compattezza di squadra vista contro la Fidelis Andria. Di certo il campionato è iniziato da poco e il collettivo necessita del tempo minimo per raggiungere un’identità chiara, sebbene sia al tempo stesso necessario un cambio di rotta per trovare quei punti di riferimento fondamentali in campo.

Martino Schillaci

PAGANESE-CATANIA 1-0

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Sbampato (52′ Scanagatta), Murolo, Schiavi (82′ Schiavino); Sussi, Cretella, Vitiello (58′ Zito), Tissone (58′ Volpicelli), Manarelli; Castaldo, Guadagni (46′ Diop).

A disp. di Grassadonia: Caruso, Scanagatta, Pica, Schiavino, Perlingieri, Volpicelli, Zanini, Zito, Del Regno, Piovaccari, Diop, Iannone.

CATANIA (4-3-3): Stancampiano; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Pinto; Rosaia (63′ Biondi), Maldonado, Provenzano (77′ Greco); Ceccarelli (60′ Russini), Sipos (63′ Moro), Russotto (60′ Piccolo).

A disp. di Baldini: Sala, Albertini, Pino, Ropolo, Zanchi, Izco, Cataldi, Greco, Biondi, Russini, Moro, Piccolo.

ARBITRO: Enrico Maggio (Lodi).

AMMONIZIONI: Sussi (PAG), Calapai (CT), Vitiello (PAG), Maldonado (CT), all. Grassadonia (PAG), Monteagudo (CT), Volpicelli (PAG).

ESPULSIONI: Sussi (PAG).

RECUPERO: 2′ p.t.; 5′ s.t.

MARCATORI: 69′ Diop (PAG).

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