IN ESILIO FINO A DATA DA DESTINARSI
Non sarà breve il nuovo esilio del Catania a Lentini per quanto concerne le gare casalinghe. Il terreno del “Massimino” sembrerebbe aver bisogno di un lavoro più tecnico e approfondito rispetto al rifacimento del prato eseguito nelle scorse settimane. Nel frattempo, la stagione autunnale e la copiosa pioggia di questi giorni rappresentano un ulteriore ostacolo da fronteggiare.
Una situazione che ha scatenato un dibattito pubblico, in particolare sui social network. Da un lato c’è chi attribuisce le colpe all’attuale proprietà, dall’altro c’è chi si scaglia contro la vecchia gestione, la quale negli ultimi anni avrebbe trascurato la manutenzione del campo. “Così è, se vi pare”, insomma, volendo scomodare il buon Pirandello. Resta il fatto, tangibile, che i rossazzurri sono nuovamente costretti ad emigrare, presumibilmente fino alla fine dell’anno. E se è vero, come è vero che, vista l’impossibilità di accogliere spettatori, in questa stagione il fattore campo conta poco, è altrettanto innegabile che casa è pur sempre casa. Sarà per una questione di spazi, di percezione di familiarità, di mentalità. Sarà per altre mille ragioni, ma giocare sul proprio campo è sempre un piccolo quid in più, anche a porte chiuse.
Anche il terreno di Lentini, d’altra parte, come si è avuto modo di constatare nella partita contro la Turris, non gode di ultima salute. Da più di un mese mancano i lavori di manutenzione e, anche in questo caso, la stagione autunnale e le piogge di questi giorni non sono certamente di ausilio. Fare di necessità virtù, quindi. Sarà questo il leitmotiv del team di Raffaele, in questa strana stagione di rinascita e nello stesso di tempo di transizione. In attesa che ritorni a splendere il sole…
Antonio Longo