LA VITTORIA DEI GIGANTI

Il campo era un tappeto, non perfetto, ma quasi. Il gioco per lunghi tratti è continuato a latitare con palla lunga verso l’unica punta, Manuel Sarao, che durante tutto il corso del primo tempo ha fatto a sportellate con la difesa avversaria per guadagnarsi lo spazio al tiro. Dall’altro lato il Monopoli non è stato di certo un avversario facile: rognoso su ogni palla, la formazione di Scienza ha sì prodotto nulla in fase offensiva, ma ha pure concesso pochissimo.

Da qui la rilevanza, in ogni match, dei calci piazzati: oggi come nella scorsa gara, gli etnei sfruttano bene una palla da fermo che si confermerà fondamentale per i tre punti. Dietro soffrono poco, pochissimo, segno che il centrocampo ha tenuto botta alla continua pressione avversaria anche se con scarsa propensione e precisione nello spingersi in avanti. Attenzione difensiva evidente soprattutto sulle palle inattive, sulle quali, la scorsa stagione, sono state sciupate intere gare e che invece oggi non spaventano più la retroguardia rossazzurra.

Gli etnei giocano la classica partita di serie C badando poco alla forma e unicamente alla sostanza con un 3-5-2 che è sembrato essere, soprattutto nel primo tempo, un 5-3-2 dato che i due esterni erano proprio due giocatori come Calapai e Albertini. Certo, questo dato unitamente alla scarsa precisione sia in fase di impostazione sia in fase di conclusione, porta i rossazzurri a essere stati comunque poco pericolosi, tanto che le azioni costruite palla a terra sono praticamente vicine allo zero.

La speranza è unicamente riposta sui calci di punizione, proprio perché in questa gara anche i corner sembrano un miraggio. In queste prime due partite, non è un caso che le palle da gol siano quasi sempre arrivate da calci da fermo, incocciate quasi sempre dai tre giganti a difesa delle retrovie. Manca ancora l’apporto degli attaccanti e di un reparto di centrocampo che li sappia rifornire dei giusti palloni.

Il mercato, proprio oggi, chiude i battenti e la società di via Magenta deve approntare gli ultimi correttivi a una rosa che dal punto di vista della lotta ha già dimostrato tanto. Ma per una corsa così lunga bisognerà essere una spanna sopra gli altri anche dal punto di vista della qualità di gioco, unico tassello mancante per il completo salto di qualità.

Simone Caffi

(fonte immagine: calciocatania.it)

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