La classica partita da vedere mentre si sonnecchia in preda all’abbiocco domenicale. Il Catania fa poco e lo fa solo nel primo tempo andando tre volte a tu per tu prima con Di Molfetta poi con Barisic e infine con Di Piazza, davanti all’estremo difensore del Virtus Francavilla. Naturalmente, sprecando tutto malamente.

Il resto della gara? La solita, classica, maschia partita di serie C, tra cartellini, strattonamenti e tuffi olimpici nella speranza di un rigore (specialmente per quanto riguarda i padroni di casa). D’altro canto è proprio la squadra biancoazzurra a sfiorare il vantaggio nella ripresa con un spettacolare tiro a giro che però si infrange sulla traversa.

Certo, vedere cambiamenti radicali dopo la pausa delle festività natalizie sarebbe stato utopistico: al netto delle partenze di giocatori importanti come Lodi, nessun nuovo acquisto è stato schierato già da questa gara se si va a escludere il rientrante Manneh.

La sensazione che si ha davanti agli occhi è sempre quella di vedere all’opera una media squadra di serie C che combatte, lotta su ogni palla, ma che presenta limiti tecnico tattici evidenti e difficilmente colmabili con il solo mercato di gennaio. Se non altro le vicende extra campo paiono non aver influito sull’impegno dei calciatori mandati in campo da Lucarelli che hanno corso, sebbene stentando, per tutta la gara.

Nel mercato di gennaio si dovrebbe riuscire ad aggiungere alcuni tasselli per rendere questa squadra competitiva: in poche parole, riuscire a fare a ciò che con un budget superiore è stato miseramente fallito nelle passate stagioni.

In poche parole, si andrà ancora alla ricerca di un miracolo.

Simone Caffi

(Fonte immagine: calciocatania.it)