PAROLA D’ORDINE: EQUILIBRIO
In più di un’occasione il tecnico Cristiano Lucarelli ha fatto cenno ad una primaria ricerca di equilibrio tattico, parlando di varie soluzioni e moduli, e di come, in base ai calciatori a disposizione, avrebbe meglio pensato di disporli in campo. Tre le partite fin’ora disputate, e per una serie di circostanze tutte in casa, pareggiando le prime due e vincendo l’ultima, rimanendo imbattuti e portando a casa cinque punti su nove, ma ciò che salta agli occhi è di come sia riuscito a mantenere un certo ordine, prima che tattico, mentale.
Il livornese ha adottato un 3-5-2, e su tale ossatura sta tessendo la veste che verosimilmente adotterà nel prossimo futuro, magari con qualche sfumatura, ma soprattutto ha messo mano ad alcune situazioni che la passata stagione hanno fatto parecchio discutere. In mezzo al campo, infatti, ha circondato Lodi da due grossi polmoni, alternando Dall’Oglio, Welbeck, Rizzo e Bucolo, riuscendo al contempo a ritagliare a Biagianti un ruolo di rilievo in altre zone del campo, cioè nei tre di difesa. Inoltre, ha sviato la questione sul dualismo quantità contro qualità, senza tralasciare l’una o l’altra, ma cercando di capire quando e come meglio utilizzare entrambe nell’arco dei 90′. In base al contesto della partita, ha ridotto l’una in favore dell’altra, come risulta evidente dalla partita vinta contro la Sicula Leonzio domenica scorsa, dove in una situazione di svantaggio ha tirato fuori dal cilindro le armi Di Molfetta – Mazzarani- Catania, al posto di Lodi, Biagianti e Curiale, aumentando di intensità e corsa, riducendo magari in possesso palla e costruzione.
Infine, la striscia di risultati utili consecutivi aiuta certamente, ma non è il solo ingrediente che rende continuità: altro elemento che sta caratterizzando questa seconda avventura di Lucarelli a Catania, è segnato dal fatto di riuscire a trasferire alla squadra la giusta tranquillità, senza frenesie. In ciò, fondamentale è l’aver mantenuto un assetto tattico ed aver solo aggiustato a gara in corso a seconda degli eventi, senza stravolgere solo perché dopo 45’ le cose non andavano come sperato. Ciò è anche sintomo di fiducia nei propri mezzi e nel proprio lavoro settimanale, ed è questo che in primis sembra possa aver dato quelle solide basi su cui costruire il tanto ricercato equilibrio.
Fonte foto: calciocatania.it
Gabriele Di Mauro