IL CATANIA DI CAMPLONE: TUTTI TITOLARI, NESSUNO ESCLUSO

Tempo di analisi dopo il tennistico 6 a 3 con cui il Catania ha conquistato il “Partenio” di Avellino. Tempo di analisi, con la consapevolezza che si tratta soltanto della prima di campionato.  Tra gli spunti più interessanti c’è quello offerto da coloro che sono partiti dalla panchina e sono stati chiamati in causa nel secondo tempo. Partiamo da Emanuele Catania, subentrato a metà secondo tempo al posto di Sarno. L’attaccante etneo è stato autore di due assist ed è andato anche vicino al gol colpendo una traversa.

A timbrare addirittura il cartellino sono stati Mazzarani, Bucolo e Welbeck che, subentrati sul risultato di 3-1, hanno messo in ghiaccio il match portando i rossazzurri sul 6-1. Un aspetto importante quest’ultimo, in primis perché si tratta di centrocampisti, in secundis perché mette in risalto la varietà delle risorse a disposizione di Camplone. Tutti potenziali titolari in grado di dare il proprio apporto o dal primo minuto o a gara in corso.

D’altra parte avere una rosa lunga e competitiva in tutti gli effettivi è conditio sine qua non per lottare per il vertice in un campionato particolarmente ostico dal punto di vista fisico, che spesso metterà di fronte a sequenze di partite racchiuse in pochi giorni dove sarà necessario ricorrere al turn over.

Altro aspetto da considerare quello della gestione di alcuni elementi, in particolare over 30, che per ragioni anagrafiche e per caratteristiche fisiche  non possono essere sottoposti a eccessivi carichi in termini di minutaggio.

Antonio Longo

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