LA DOMENICA PIÙ TRISTE

Tensione altissima. Il Catania può solo vincere per raggiungere una finale che, almeno nei primi sessanta minuti di gioco, era ormai insperata. Poi Ciccio Lodi, però, ha preso per mano la squadra e quindi i rossazzurri si recano a Trapani con una viva speranza. Ciononostante, i granata la sbloccano al 27′: Taugourdeau batte una precisa punizione dal limite e coglie Pisseri colpevolmente impreparato. Si fa tutto più difficile, perché adesso gli etnei devono segnarne almeno due. Manneh ci prova, ma è bravo Dini a smanacciare in angolo. La prima frazione di gioco si chiude con gli uomini di Sottil ormai ampiamente eliminati.

Nel secondo tempo il canovaccio cambia, ma addirittura in peggio. È vero che i rossazzurri riacciuffino il risultato al 69′ con un colpo di testa di Curiale, ma nel frattempo il Catania rimane addirittura in otto uomini: espulsi cronologicamente Esposito, Biagianti e Calapai. Un vero e proprio “genocidio” in favore del Trapani, che così è persino facilitato nel raggiungere la finale.

Finisce 1-1 e finiscono i sogni. Il Catania fallisce anche l’obiettivo play-off e anche l’anno prossimo sarà Serie C. Stasera c’è solo spazio per la tristezza, da domani invece sarà tempo di rifondare tutto quanto.

Federico Fasone

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