UNIONE E CONCENTRAZIONE PER FARCELA

Biagianti abbraccia Di Piazza, circondati da Bucolo, Marotta e Sarno. Sono trascorsi poco più di sette minuti dal fischio d’inizio al “Viviani” di Potenza ed il Catania parte subito forte trovando la rete del momentaneo vantaggio grazie alla rete del numero 32, che incorna un delizioso cross confezionato su misura da Sarno. La squadra c’è.

Il gol, fra l’altro, non va limitato al solo scopo di aver arricchito il tabellino delle marcature e gli almanacchi statistici, ma deve invece tuonare come un pesante macigno messo a referto su un campo ostico. La grande azione è la prova, oltre che di una congeniata manovra corale, anche di un senso di comune obiettivo e affine sentire verso una meta desiderata da tutti. Un grande ritratto di unione composto proprio da quella bellissima esultanza, come a battere per terra le scarpe per scrollarsi di dosso quel senso di pesantezza ereditato da quest’annata impossibile.

Tuttavia, se da un lato ieri sera è risultato evidente questo solido spirito di squadra, dall’altro, ciò che nel corso della gara è via via venuta a mancare è stata purtroppo, ancora una volta, la concentrazione. Proprio quella fondamentale componente che è condizione altrettanto essenziale per abbandonare questa categoria-catena che tiene ancorata una piazza che con essa ha poco a vedere. Di lì, il pareggio dei padroni di casa. Ancora una volta, l’ennesima in questa stagione, a causa di una disattenzione su un calcio piazzato. Davvero un peccato. Mister Sottil ha poi provato a mischiare le carte con dei cambi, ma quella fiducia in se stessi era già venuta a mancare. E infatti, anche quelle poche occasioni avute poi per tornare avanti, sono state sciupate dai rossazzurri orfani della serenità con la quale avevano iniziato la gara.

Nel complesso non malissimo, certamente, ma si poteva fare di meglio e ipotecare il passaggio del turno. Il pareggio sa più di mancato successo che di “punto guadagnato”, e in questa stagione, non è la prima volta che accade. In vista del ritorno al “Massimino” allora, fondamentale mantenere vive entrambe le componenti: unione e concentrazione, per continuare il sogno e lasciare definitivamente quest’amara categoria.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Marcello Mazzari

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