Carriero cresce e si vede. Dopo un inizio un po’ in sordina, il neo acquisto rossazzurro, arrivato a gennaio dal Parma, oltre ad aver timbrato il cartellino, ha dimostrato ieri un’importante crescita dal punto di vista fisico, nonché un sempre più positivo inserimento nei meccanismi di Sottil. Un tassello importante per il centrocampo a tre ideato dal tecnico ex Livorno. Carriero, infatti, rappresenta il prototipo del centrocampista moderno. Duttilità, versatilità, corsa, dinamismo e propensione agli inserimenti. Queste le sue caratteristiche che possono imprimere una marcia in più alla zona nevralgica del campo in vista di questo imminente decisivo scorcio di stagione.

Anche per sgravare Lodi da eccessive incombenze difensive e renderlo libero di inventare in proiezione offensiva. Proprio come accaduto ieri, con il numero 10 impiegato a ridosso di Marotta e Di Piazza, ben coperto dal trio Carriero-Biagianti-Bucolo. Un trio tutta sostanza seppur con qualche pecca in termini di qualità. Ma d’altra parte la Lega Pro è per eccellenza il campionato della sciabola, a discapito del fioretto. Ed è per eccellenza il campionato dell’agonismo, della corsa, del sacrificio. Propensioni che Carriero sembra possedere, con ancora ampi margini di miglioramento e con aspettative sempre più alte da parte di una piazza esigente come Catania. Adesso si va a Trapani. Una di quelle partite che contano davvero. Una di quelle partite dove avere un Carriero in più nel motore non è certamente roba da poco.

Antonio Longo