VINCERE MEGLIO
Il tour de force del Catania è ormai entrato nel vivo. Dopo il pareggio sul campo della Casertana e la vittoria, solamente tre giorni dopo, ottenuta fra le mura amiche contro il Trapani, i rossazzurri si recano al “Marcello Torre” di Pagani, prima ancora di disputare il primo dei tre recuperi a Monopoli.
Neanche il tempo di iniziare e Marotta porta subito in vantaggio i suoi: passano solamente undici secondi e il centravanti napoletano affonda il colpo su un pallone spizzato di testa dal compagno offensivo Curiale. Quest’ultimo, inoltre, dopo soli quattro minuti, raddoppia sfruttando un lancio millimetrico di Lodi e depositando il pallone in rete con un bel piattone. La Paganese è già a terra, ma il peggio non è ancora finito perché al 15′ è ancora Marotta a siglare lo 0-3: Bucolo lo serve in profondità, tiro sul primo palo che s’insacca alle spalle di un colpevole portiere. Da quel momento la partita assume ritmi più blandi: il Catania gestisce, mentre la Paganese cerca di aggredire gli avversari, nonostante gli evidenti limiti tecnici. Gli etnei pagano la fase di stallo e, nella seconda metà del primo tempo, subiscono da calcio d’angolo la rete dell’1-3: Parigi stacca più in alto di tutti e punisce Pisseri.
Nonostante il gol subito, gli ospiti patiscono ancora gli effetti del blackout mentale verificatosi già sul finire della prima frazione di gioco. Ad inizio ripresa, infatti, i padroni di casa trovano immediatamente la marcatura che riapre i giochi: Scarpa è autore di una punizione magistrale che disegna una parabola sotto l’incrocio dei pali. A quel punto, gli azzurrostellati si animano di coraggio e sfiorano addirittura il pareggio per ben due volte, prima con Scarpa e poi con Parigi, ma Pisseri si conferma essere l’uomo in più del Catania con due parate veramente formidabili. I siciliani devono riprendersi dal brutto momento e riescono nell’intento con Curiale, che cerca e trova con grande caparbietà un calcio di rigore. Dagli undici metri è lo stesso numero undici a realizzare con una botta centrale.
Il match si chiude sul 2-4, ma è evidente che qualcosa nell’atteggiamento mentale di questi ragazzi oggi non abbia convinto. Bravissimi nel primo quarto d’ora, perché, sotto il profilo del risultato, archiviano subito la pratica, ma non si può trascurare un po’ di spavalderia e certezza di aver già vinto. Un vero e proprio calo di concentrazione accusato durante i minuti seguenti, quando la Paganese, sicuramente meno dotata tecnicamente, riesce persino a sfiorare l’impresa del 3-3.
Bisogna assolutamente migliorare nella gestione del match e del risultato, contestualizzando le situazioni di ogni partita. Si va in Puglia con altri tre punti in cascina, ma si deve migliorare anche nelle vittorie per poter diventare veramente forti. E il Catania può riuscirci.
Federico Fasone
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