LA SBLOCCA CURIALE: IL CATANIA BATTE DI MISURA LA VIBONESE

Nell’attesa della decisione del Collegio di Garanzia del CONI sul “caso ripescaggi”, il Catania torna al Massimino contro quella che potrebbe essere una delle sue rivali nella prossima stagione, la Vibonese.  Gli ospiti si presentano ai piedi dell’Etna con un 3-5-2 che punta soprattutto al dominio del centrocampo. Sottil invece non cambia e schiera i suoi con il tipico 4-2-3-1: dentro da subito, nella posizione di terzino sinistro, il neo acquisto etneo Luigi Scaglia.

Il primo tempo è avaro di emozioni e sono poche le conclusioni verso la porta sia da una che dall’altra parte. A pochi minuti dall’inizio del match il capitano Marco Biagianti, a causa di un problema fisico, è costretto a lasciare il campo: entra al suo posto Giuseppe Rizzo. Proprio nei minuti conclusivi della prima frazione,Marotta invoca il gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Lodi: l’arbitro però non è dello stesso avviso e manda i giocatori negli spogliatoi sul risultato di 0-0.

Nel secondo tempo Sottil ne cambia 10 su 11: rimane in campo il solo Rizzo, entrano invece Pulidori, Calapai, Lovric, Esposito, Baraye, Angiulli, Rizzo, Llama, Brodic, Manneh e Curiale. Passano solo 10 minuti e Llama sfiora il gol con un calcio di punizione dal limite che si spegne di poco a lato. L’esterno argentino ci prova poco dopo una bella incursione che si conclude nei piedi del portiere Viscovo. Ma 10 minuti dopo è Curiale a sbloccarla con un bell’anticipo in scivolata che sorprende la difesa calabrese. A confezionare l’assist il giovane terzino senegalese Joel Baraye, arrivato pochi giorni fa a Torre Del Grifo, e già ben ambientato all’interno dell’11 rossazzurro.

Sul finale solo un’ultima emozione con Brodic che per poco non beffa il portiere avversario con uno scavetto diabolico dai 16 metri.

Finisce 1-0: ottime le indicazioni per Sottil che, aldilà della serie in cui allenerà nel prossimo campionato, sa di poter contare non solo su un buon 11 titolare ma anche di riserve di grande livello.

Il tutto nell’attesa della partita più importante, quella che si svolgerà in tribunale il 7 settembre. Quella che deciderà, in poche ore, la categoria nella quale giocheranno la prossima stagione  gli etnei.

Simone Caffi

 

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