CATANIA, ATTENZIONE AI CAMBI: BISOGNA VINCERE
Non è certo una stagione fortunata quella 2017/2018 per i colori rossazzurri. Chiusa verosimilmente la corsa al primo posto col gol di Saraniti, con il quale il Lecce ha sbancato il difficile campo di Cosenza, il Catania deve ora concentrarsi sulla difesa dei due preziosissimi punti persi domenica dal Trapani proprio contro il Bisceglie, avversaria odierna, e non potrà farlo con la formazione migliore possibile. Oltre infatti agli assenti di lungo corso come Caccavallo e Fornito, al non perfettamente recuperato Russotto, entrato per mettere minuti nelle gambe domenica scorsa nella vittoria con la Reggina, ma ovviamente ancora lontano dalla migliore condizione, Lucarelli dovrebbe trovarsi costretto ad un ampio turnover in una delle trasferte decisive della stagione contro una squadra che viene da un risultato sorprendente in trasferta ed in lotta per i play-off.
I principali indiziati ad aver bisogno di un turno di riposo sono tanti e, purtroppo, molto importanti per la formazione dello scacchiere etneo: tra di loro vi sono i due senatori Biagianti e Marchese, il primo decisivo da quando è stato riproposto davanti alla difesa senza pretendere da lui inserimenti e corsa ormai fuori dalle sue possibilità e il secondo non in gran forma, ma sempre decisivo come nell’azione del secondo gol di Curiale di domenica con un tocco delicato con quel sinistro che per la categoria e per il ruolo sembra ancora fuori contesto; Semenzato, uscito malconcio dall’incontro di domenica e, sebbene colpevole in occasione del gol, unico terzino di ruolo di cui Lucarelli si fida in una difesa a 4, e il mattatore dell’ultima gara, quel Curiale decisivo nonostante un problema alla schiena che potrebbe farlo accomodare in panchina per entrare a gara in corso, a meno di ulteriori sacrifici.
Non la migliore delle vigilie, dunque, quella che sta vivendo mister Lucarelli, finalmente giunto nel secondo tempo contro la Reggina a trovare un assetto non ottimale, ma soddisfacente in vista dei play-off, e che già da oggi se lo vede del tutto rivoluzionato.
Le uniche note positive sono il completo recupero di Di Grazia, la buona prestazione di Rizzo e il rientro di Lodi, il quale dopo la squalifica si appresta a tornare nel ruolo di regista per dare riposo al compagno di mille battaglie e capitano Biagianti.
Partendo da questi tre, gli unici insieme a Pisseri, Aya e Bogdan verosimilmente sicuri del ruolo da titolare, la seconda metà dell’undici di partenza è un vero cubo di rubik, a partire dal modulo che si vedrà scendere in campo. Sebbene nelle ultime uscite infatti si sia tornati stabilmente al 4-3-3, domenica è apparso evidente come la presenza di un laterale destro di ruolo, sebbene Semenzato non sia Dani Alves, sia del tutto fondamentale per la messa in pratica di questo schema, che con un centrale adattato come Aya o Blondett risulta molto meno fluido in fase di impostazione. Purtroppo sin da inizio stagione è apparso evidente come il giovane Esposito, più bravo in fase offensiva che in quella difensiva, non goda della totale fiducia del mister se non come laterale di un centrocampo a 5 (salvo nel periodo di maggiore sperimentazione quando fu provato Barisic in quel ruolo); stesso discorso può essere fatto per Porcino, unica alternativa a Marchese sulla fascia sinistra dopo la partenza di Djordjevic, e mai provato in uno schieramento a 4. Ciò potrebbe portare o ad un ulteriore cambio di disposizione tattica, stavolta non per voglia di sperimentare, ma per necessità di rotazione, o all’ennesimo adattamento di un centrale a terzino destro.
Queste le probabili formazioni:
Bisceglie (4-5-1): Crispino; Delvino, Petta, Markic, Jurkic; D’Ursi, Risolo, Montinaro, Vrdoljak, Giron; Jovanovic. All. Mancini
Catania (4-3-3): Pisseri; Blondett, Aya (Tedeschi), Bogdan, Porcino; Lodi, Bucolo, Rizzo; Manneh (Esposito), Ripa, Di Grazia. All. Lucarelli
Claudio Maggio
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