4-3-3: CALCIO E SPETTACOLO
Era uno dei marchi di fabbrica del Catania in Serie A, garantiva equilibrio in difesa ed una fase offensiva prorompente. Poi dall’inizio di questo campionato, dopo anni, il cambio di modulo voluto da mister Lucarelli: il 3-5-2 aveva portato con sé, oltre che quel famoso filotto di sei vittorie consecutive, anche un’ottima fase difensiva che ha portato il Catania ad essere una delle migliori difese a livello europeo. Peccato, però, che non fosse così per l’attacco, dato che anche quelle vittorie sono arrivate con risultati piuttosto risicati, di solito con lo scarto di un solo gol.
Dopo l’esperimento forzato avvenuto in casa col Bisceglie, dove a causa dell’infortunio di Blondett nei primi minuti della partita, il mister è stato costretto a dover cambiare schema ritornando alle origini, la situazione si è praticamente rovesciata. Il 4-3-3 sotto porta dà i suoi frutti: solo nelle ultime due partite, infatti, i rossazzurri hanno segnato 9 gol diventando il miglior attacco della terza serie. Prima degli ultimi due matches, gli etnei, nelle precedenti sei partite, avevano segnato solo sei reti.
Ma, c’è un ma. Sebbene la fase offensiva rossazzurra abbia ottenuto risultati positivi, il reparto arretrato si è trovato a subire gol con molta più facilità: dalla difesa principe del campionato, infatti, il reparto difensivo etneo si attesta ora a essere la terza miglior difesa dietro Trapani e Monopoli. Sembra tornato il gioco spettacolare dei giorni più luminosi della Serie A. Dal canto loro, i tifosi catanesi sembrano aver gradito questo ritorno alle origini, con commenti entusiasti nei social e allo stadio.
Ma non è un mister che si fossilizza su uno schema, Lucarelli. A lui spetta il difficile compito di decidere di volta in volta, con quale modulo il suo camaleotico Catania debba affrontare la squadra avversaria. Camaleontico e vincente Catania, si spera.
(Fonte foto: La Sicilia redazione sport)
Simone Caffi