ESCL – CATANIA FEMMINILE, AURORA CALANNA: “FAREMO DI TUTTO PER ARRIVARE IN ALTO”

Si presenta ai nostri microfoni con un sorriso sfavillante e l’aria di chi è ormai abituata a questo genere di cose, Aurora Calanna, il capitano del Catania femminile. Di interviste,infatti, la giovane numero 4 rossazzurra ne ha fatte tante, specialmente da quando la società etnea ha risalito la china ed è tornata nel calcio che conta: in Serie B.

Un campionato è iniziato con due vittorie consecutive e un pareggio per 1-1 fuori casa contro i Grifoni Gialloverdi nell’ultima uscita.C’è perciò il diritto, oltre che il dovere, di sperare e lottare per traguardi importanti.

Visto l’ottimo esordio e la buona posizione in classifica, avete prefissato degli obbiettivi minimi o preferite navigare a vista?

Sicuramente, per costruire bene la stagione bisogna andare da giornata in giornata, non si vince solo perché credi di avere la squadra forte. La società si è impegnata tanto affinché si possano raggiungere i massimi risultati. Non diciamo di voler vincere il campionato a tutti i costi ma faremo di tutto per arrivare più in alto possibile, senza rimpianti“.

C’è qualcosa su cui secondo te dovete migliorare per poter puntare in alto?

Quando alle squadre vengono fatti molti innesti tra una stagione e l’altra è molto difficile ricostruire subito un gioco e lo spogliatoio. Credo che la cosa in cui dobbiamo migliorare è solo nell’intesa, nel conoscerci meglio l’un l’altra. Abbiamo buone caratteristiche, siamo buone giocatrici e la voglia di migliorare tutte insieme ci non manca“.

Una corsa su voi stesse quindi, senza badare alle altre squadre.

Solitamente ci concentriamo solo su noi stessi perché molte volte una partita che dovrebbe essere difficile poi risulta semplice e viceversa. Nelle prime due partite di coppa Italia ci aspettavamo un tipo di avversario, invece la femminile Nebrodi è riuscita a metterci in crisi. Fortunatamente in campionato abbiamo avuto la nostra rivincita“.

Ma sei sicura non ci sia un avversario che temete più di altri?

Sono tutte avversarie valide, non esiste nessuna ‘mezza calzetta’ in serie B. Tra le migliori impossibile non citare la Roma, il Chieti, su tutte, ma anche la Lazio. Un’altra squadra che quest’anno sarà dura da battere è il Latina che ha ottenuto ottimi risultati in queste giornate“.

Sicuramente un gran salto rispetto allo scorso campionato di serie C.

Sfortunatamente, in Sicilia la serie C non è un campionato molto competitivo e neanche ben organizzato. L’anno scorso eravamo solo sette squadre. Personalmente la differenza l’ho sentita anche sul piano degli allenamenti, la scorsa stagione ci allenavamo 2 volte alla settima quest’anno 4 volte“.

Per concludere, una domanda personale non poteva mancare.A proposito di allenamenti, ma come e quando hai iniziato a calcare i campi da calcio?

Non so come sia nato questo amore. Ho iniziato da piccola, camminavo per casa con il pallone fra i piedi, ma i miei genitori non erano per niente felici di questo. Avrebbero preferito facessi altro. Ho provato diversi sport, prima il nuoto, poi il Karate. Non giocavo a calcio ‘ufficialmente’ ma ogni pomeriggio uscivo alle 3 da casa e mi ritiravo quando faceva buio per giocare a pallone. A un certo punto mio padre si è perciò arreso e mi ha detto ‘Fai quello che vuoi’“.

Un amore con radici profonde, di quelli difficili da sdradicare. Impossibile, ancora di più, se si pensa a quelle giocatrici come Aurora che il pallone e la maglia rossazzurra “L’anu ndo cori”.

A cura di Simone Caffi

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