Se il difficile inizio di campionato aveva destato nei tifosi incubi di una stagione deludente come quella dell’anno scorso, la partita di sabato è invece un chiaro segnale per le avversarie dirette nella lotta promozione. Il Catania ha giocato una partita intensa, organizzata in fase difensiva e straripante in fase offensiva. Quella contro il Lecce non è stata soltanto la prima partita in cui l’Elefante non ha subito reti, ma anche e soprattutto una delle pochissime in cui gli etnei sono riusciti a gestire e finalizzare tutta la mole di gioco creata a centrocampo.

Cominciano a rodarsi i meccanismi di inserimento senza palla a compimento degli assist di Lodi (Marchese docet), gli interni di centrocampo soffrono meno il ripiegamento in difesa e soprattutto il reparto offensivo inizia a godere di un’amalgama degna di quella storica e ben più nota ai tifosi rossazzurri: Russotto ha disputato una partita di altissimo livello, servendo sempre sapientemente la punta e facendosi trovare pronto per chiudere la partita.

Unica nota negativa è un calo di condizione fisica a metà del secondo tempo che ha rischiato di compromettere quanto di buono fatto dal Catania. Sul risultato di 1-0, infatti, il Lecce ha più volte sfiorato il pareggio, ed in un paio di occasioni l’avrebbe pure meritatamente raggiunto se Pisseri, fuoriclasse destinato a palcoscenici importanti, non avesse sbattuto la porta in faccia ai pugliesi. A Lucarelli il compito di riempire i pericolosi vuoti che una squadra che ambisce alla vittoria del campionato non può permettersi!

(Fonte foto: calciocatania.it)