CATANIA DEVASTANTE, AKRAGAS SCHIANTATO 6-0: ROSSAZZURRI AVANTI IN COPPA

Obiettivo qualificazione per il Catania di Cristiano Lucarelli, impegnato nella seconda gara del gruppo L di Coppa Italia Serie C dopo il successo in rimonta di qualche settimana contro la Sicula Leonzio. Avversario dei rossazzurri è l’Akragas di Raffaele Di Napoli, teoricamente padrona di casa. Teoricamente sì, perchè curiosamente è il “Massimino” ad ospitare il match, stante la momentanea indisponibilità dell’“Esseneto”.

L’ex bomber del Livorno schiera i suoi con il canonico 3-5-2, dando spazio a molte delle “seconde linee”. In porta va Miguel Angel Martinez, con Pisseri a riposo; Aya-Bogdan-Marchese è il trio arretrato, mentre a centrocampo da destra a sinistra agiscono Esposito, Caccetta, Bucolo, Biagianti e il gioiellino Manneh. In avanti, spazio al duo formato da Andrea Mazzarani e da bomber Ripa.

Sin dalle prime battute di giuoco del primo tempo, è il Catania a farla da padrone. Gli etnei giocano bene, mettendo in mostra un calcio propositivo e allo stesso tempo equilibrato. Al 6° minuto, Ripa sfiora subito il vantaggio, ma la sua conclusione dall’interno dell’area di rigore finisce di poco a lato rispetto alla porta difesa da Vono. Poco male, tuttavia, perchè gli uomini di Lucarelli continuano ad attaccare, collezionando diverse palle-gol fino alla rete del meritatissimo vantaggio. Al 21°, infatti, i rossazzurri si portano in vantaggio, grazie alla rapacità di Ripa, bravo ad insaccare da pochi metri in girata dopo una mischia. 1-0, primo centro con la nuova maglia per il bomber napoletano.

Poco dopo, lo stesso Ripa spreca una ghiotta chance dopo il bell’assist fornitogli da Esposito, mentre al 25° arriva la svolta definitiva del match: fallo di mano da ultimo uomo di Mileto, rosso diretto e penalty per il Catania. Dal dischetto, come già accaduto nelle ultime 3 occasioni su 4, Mazzarani si fa ipnotizzare da Vono, che spedisce la sfera in calcio d’angolo. Questione di secondi, però, perchè il raddoppio arriva immediatamente. Marcatore? Sempre lui, il solito Ripa: colpo di testa micidiale e Akragas affondato per la seconda volta. Doppietta e standing ovation del vecchio “Cibali”. Lo stesso bomber, poi, viene richiamato in panca da Lucarelli a scopo precauzionale dopo una botta subita in precedenza: al suo posto, dentro Rossetti, vera e propria rivelazione del pre-campionato estivo.

Nella ripresa, il ritmo cala notevolmente, anche se le emozioni continuano a non mancare. Al 68°, infatti, ecco il gol a sorpresa. Ze Turbo, subentrato al posto di Manneh, svetta di testa su un lancio prelibato di Mazzarani. 3-0, il prodigio portoghese di proprietà dell’Inter mette subito la firma al debutto assoluto con il Catania. Infermabile, la formazione rossazzurra, che trova anche il gol del 4-0 dopo aver colpito un palo con lo sfortunato Mazzarani: stavolta a far centro è Mattia Rossetti, grazie ad una rasoiata di destro che non lascia scampo all’estremo difensore biancazzurro. Finita? Nient’affatto, perchè al 78* arriva la “manita”: capocciata vincente di Luca Tedeschi su azione di calcio d’angolo e rete del 5-0. Gli etnei continuano a macinare occasioni, protagonista è ancora il funambolico Ze Turbo:percussione micidiale, mancino a giro che va a stamparsi contro il palo. Incredibile, davvero incredibile l’impatto con la nuova realtà per l’attaccante classe ’96. All’89°, poco prima del fischio finale, ecco il gol forse più meritato, quello di Mazzarani. Punizione dalla precisione chirurgica sotto l’incrocio e 6-0 finale.

Punteggio tennistico, che avrebbe potuto forse avere dimensioni ancor maggiori. Grande, grandissima prestazione per la squadra di Cristiano Lucarelli, che chiude a punteggio pieno il proprio raggruppamento e vola alla fase finale di Coppa Italia Serie C. Tanti i segnali positivi per il tecnico dell’Elefante, a partire dal ritrovato Ripa fino ad arrivare all’esplosione di talento di Rossetti e, soprattutto, Ze Turbo. Adesso, testa alla Casertana: l’obiettivo, ovviamente, non può che essere quello di trovare la prima vittoria in campionato.

Daniele D’Alessandro

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