Il Catania torna a vincere. Notizia che non può che rallegrare i tifosi rossazzurri, che attendevano questo risultato da più di un mese e che hanno trascorso le vacanze natalizie con la speranza di ricevere qualche “regalo” in grado di cambiare la situazione.

Da quanto appare dalla prima gara del 2017 tra le care mura amiche del “Massimino”, sembrerebbe che “Babbo Lo Monaco” abbia esaudito i desideri di una piazza che da mesi invocava l’arrivo di giocatori che rendessero possibile il sogno promozione.

Seppure sia presto per dei giudizi encomiastici nei confronti dei tre neoarrivati, è pur vero che la retroguardia, con l’aggiunta di Baldanzeddu e Marchese, autore peraltro del gol del vantaggio a coronamento di un ritorno da sogno, sembra aver aggiunto esperienza al reparto, coprendo anche la posizione di terzino destro che finora non aveva avuto un titolare fisso. Inoltre è indiscutibile come le capacità tecnico-tattiche di Giovanni Marchese siano di categoria nettamente superiore.

Se ciò non bastasse a considerare la gara di domenica scorsa positiva, si aggiunge l’ottima prestazione dell’esordiente Tavares, nuovo attaccante rossazzurro, che in una sola gara è riuscito a far dimenticare (compito non proibitivo) i suoi predecessori, mostrando una grinta e una voglia di lottare del tutto sconosciuta per i suoi colleghi Paolucci e Calil. Se a ciò si somma il gol da centravanti cinico con il quale ha siglato il due a zero, ecco che il titolo di migliore in campo difficilmente può essergli sottratto.

Altro aspetto positivo è l’arrivo di Pozzebon in terra etnea, ma la disponibilità al sacrificio mostrata dal numero 35, è una caratteristica che fa intravedere una possibile coesistenza fra i due.

Unica nota stonata lo sviluppo della manovra, lenta e spesso prevedibile. L’ultimo pezzo mancante per rendere questa squadra davvero competitiva sarebbe un regista, in grado di dare ordine e fluidità al giro palla. Che possa arrivare magari dal mercato degli svincolati? Staremo a vedere, auspicando che gli altri neoarrivati confermino quanto di buono fatto vedere.

Claudio Maggio