0-2 A MATERA: IL CATANIA CRESCE

Finalmente si gioca il recupero della terza giornata di Serie C. Il Catania si reca a Matera per accorciare le distanze dalle prime della classe, dopo essere tornato alla vittoria in casa contro la Reggina nella giornata di sabato.

Il match inizia in sordina, i rossazzurri infatti tengono bene il campo senza essere impensieriti più di tanto dagli avversari. Tardano ad arrivare però le conclusioni, giacché bisogna aspettare Barisic per animare la fase offensiva, quando lo sloveno sferra un destro dal limite che sfiora la traversa. Gli etnei continuano ad acquisire fiducia col passare dei minuti, mentre il Matera non riesce a tamponare le iniziative degli ospiti. Così giunge la rete che sblocca la partita poco prima dell’intervallo: Vassallo s’inventa un gol da cineteca, perché parte in progressione, si affaccia nelle zone limitrofe all’area di rigore e disegna una parabola sul secondo palo con un gran destro.

La prima frazione di gioco si chiude nell’ottimismo generale. Nella ripresa, però, è allucinante vedere che il Catania non riesca a chiudere il match prima del 90′. Gli uomini di Sottil continuano a giochicchiare senza soffrire, fino a quando Sepe non viene espulso per doppia ammonizione. A quel punto gli ospiti allentano la tensione e rischiano persino di subire l’1-1 quando Corado non capitalizza clamorosamente una palla inattiva per la sua squadra. Dopo di che inizia la gara a chi sbaglia più gol. Protagonisti sono indubbiamente Marotta e Manneh, che appena subentrati diventano i giocatori più pericolosi fra i siciliani. Gli errori sotto porta, però, sono indicibili: l’attaccante napoletano si affaccia per tre volte davanti al portiere avversario, ma la prima cerca un improvviso colpo di tacco per Lodi nell’area piccola anziché sfondare la rete; la seconda spara in faccia all’estremo difensore avversario con lo specchio completamente libero; la terza volta, invece, salta di netto Farroni, ma il pallone transita sulla linea di porta per poi perdersi sul fondo. Poi tocca a Manneh: in due occasioni il gambiano non riesce a segnare, prima sparando sui piedi del solito Farroni e poi con un colpo di testa nell’area piccola che però viene sventato fortunosamente dai padroni di casa. E non è finita qui, perché gli etnei rischiano di sbagliare anche quando la palla dello 0-2 s’insacca finalmente in porta: Marotta è autore di un’incursione da capogiro, mette in mezzo la sfera per l’accorrente Calapai, che calcia male, colpisce il palo, ma poi la retroguardia avversaria fa un pasticcio, spedendo la palla direttamente in rete.

Ancora tre punti, ma vedere sbagliare così tanti gol è veramente disarmante. Questa partita si sarebbe potuta concludere con un risultato sicuramente più ampio, ma il problema non è propriamente questo, perché la vittoria è sicuramente meritata, solo che non chiudendo il match molti minuti prima del termine, si rischia inevitabilmente di subire una beffa clamorosa. Il Catania sta crescendo e, per questo motivo, occorre migliorare necessariamente in zona gol, perché solo quest’ultimi permettono di portare a casa i punti necessari per vincere un campionato.

Federico Fasone

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