Amaro in bocca, certo. Ma anche consapevolezza delle proprie forze. Sono queste le sensazioni lasciate in eredità dal pareggio di Lecce. Un risultato che, nello specifico, ha ribadito ancora una volta la competitività del Catania fuori dalle mura amiche. Un fatto inedito per i rossazzurri, negli ultimi anni abituati a un trend esterno non proprio positivo. Adesso, invece, la netta inversione di tendenza con 7 vittorie, 2 sconfitte e 1 pareggio. Una media punti importante quella del team di Lucarelli, che lascia ben sperare in vista di questa seconda parte di stagione. Al contrario, il tanto agognato aggancio al primato impone di evitare ulteriori scivoloni interni come quelli maturati contro Sicula Leonzio e Casertana. Due tonfi che hanno in buona parte vanificato quanto di buono costruito in trasferta e che, numeri alla mano, rappresentano la principale causa dell’attuale gap con il Lecce. Un trend da attribuire probabilmente alle caratteristiche tattiche della formazione guidata da Lucarelli, che sa essere letale quando ha la possibilità di giocare in campo aperto, mentre va in sofferenza contro squadre chiuse a riccio nella propria metà campo. Ma questa Serie C non lascia spazio né a defezioni, né tanto meno ad alibi. Tendere alla perfezione: sarà questo l’imperativo che dovrà risuonare forte a Torre del Grifo. Unica strada per arrivare all’Eldorado.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Antonio Longo