SONNOLENZA E POI DOMINIO
Sono freddi, lenti e compassati gli uomini schierati da Andrea Sottil per il match domenicale contro la Casertana. Il Catania fatica ad entrare in partita, continuando a destare non poche preoccupazioni, tenuto conto delle ultime uscite dei rossazzurri, sempre meno convincenti. Mancano le qualità di palleggio né si riesce a verticalizzare. La luce è completamente spenta, talmente tanto che nei primi quarantacinque minuti i padroni di casa costruiscono solamente un’azione degna di nota e anche bella da vedere: cross in mezzo di Calapai, sponda di Di Piazza e tiro di prima intenzione del rientrante Marotta, che però si perde sul fondo. D’altro canto la Casertana non brilla, affidandosi all’unico punto di riferimento Castaldo, che si sbraccia in lungo e largo, ma non tira mai verso i pali difesi da Pisseri.
Se il primo tempo si conclude coi siciliani addirittura accampati nella propria area di rigore, la ripresa invece comincia con un ritmo completamente diverso. Gli etnei, infatti, sembrano finalmente in grado di scuotersi, probabilmente segnati dalle bordate di fischi derivanti dagli spalti del “Massimino” sul finire della prima frazione di gioco. Così apre le danze Carriero: cross in mezzo di Di Piazza, Lodi spariglia per l’accorrente centrocampista che batte Adamonis siglando il più classico dei gol: quello dell’ex. Il Catania si dimentica della paura e così inserisce il turbo: è ancora Di Piazza protagonista quando trova la profondità su un lancio di Lodi e mette in mezzo un filtrante che Marotta deve semplicemente correggere in rete. Più tardi, inoltre, torna al gol un altro degli attaccanti ancora a secco nel 2019. Ogni riferimento a Curiale, ovviamente, non è casuale: il centravanti trasforma un prezioso assist di Manneh nel 3-0 etneo.
Nel pomeriggio di oggi, si sono viste due partite al “Massimino” fra primo e secondo tempo: se in precedenza il Catania appare praticamente dormiente, privo di idee e del tutto incapace di far male all’avversario, affidandosi solamente a qualche timida iniziativa delle individualità di cui dispone, col passare dei minuti, invece, i rossazzurri riescono ad affermare la propria supremazia sulla Casertana, la quale risulta essere pressoché spuntata, prova ne sia il fatto che non impensierisca mai Pisseri. Secondo frame da incorniciare per i padroni di casa, i quali costruiscono azioni di gioco tutt’altro che scriteriate, ma soprattutto mostrano di avere il carattere necessario per fare la differenza durante l’arco dei novanta minuti.
Adesso serve imparare il significato della parola continuità, senza più rimuginare troppo sugli eventi.
Federico Fasone