Restare uniti nella buona e nella cattiva sorte. È questo uno dei principali comandamenti di un matrimonio che si rispetti. Come quello – ritrovato – tra la curva Nord e il Catania. Un ritorno di fiamma certamente facilitato dalle sei vittorie consecutive che hanno preceduto la battuta d’arresto contro la Sicula Leonzio. Una debacle inaspettata, un fulmine a ciel sereno scagliatosi contro un “Massimino” stracolmo, contro una curva stracolma. Ma è adesso, proprio nella cattiva sorte, che il supporto del popolo rossazzurro può e deve rappresentare l’arma in più. Quella in grado di fare la differenza. E gli applausi arrivati a fine a gara sono segno tangibile di una maturità che poche tifoserie possiedono. E, d’altra parte, lo striscione che campeggiava in curva Nord sabato sera rispecchia al meglio il concetto: “questa curva lotta e canta…vuole vincere con te”. Un messaggio eloquente, dove emerge la voglia di camminare a braccetto per oltrepassare insieme l’inferno rappresentato da questa categoria, che poco ha che spartire con una piazza in grado di portare 14 mila persone allo stadio. Un clima sereno, pertanto, quello che si respira attorno alla squadra. Condizione importante per preparare al meglio la battaglia di Reggio Calabria, a cui tuttavia, con ogni probabilità​, i tifosi etnei non potranno prendere parte. Ma il “siamo sempre con voi” urlato dai supporters rossazzurri è un qualcosa che va oltre la mera presenza fisica. Sia nella buona che nella cattiva sorte.

Antonio Longo