MALATO IRREVERSIBILE

Già diverse delusioni fuori casa, ecco perché il Catania è chiamato ad invertire la rotta recandosi in quel di Terni. Eppure, nonostante ci si aspetti una formazione rossazzurra agguerrita sin dai primi minuti, sono i padroni di casa a sfiorare per ben due volte il vantaggio, prima con Ferrante e poi con Bergamelli, che in entrambe le occasioni vengono dimenticati in mezzo all’area di rigore e mancano di pochissimo l’appuntamento col gol. I siciliani così ne approfittano: è il 16′ quando Welbeck lancia l’accorrente Calapai, il quale mette dentro un filtrante per Mazzarani, che di prima intenzione batte Iannarilli sotto la traversa. Poco più tardi è ancora il numero 32 ad andare vicino alla doppietta, ma stavolta l’estremo difensore avversario blocca la palla. Sul ribaltamento di fronte ci prova ancora la Ternana con Partipilo, che però trova la risposta attenta di Furlan. Poco dopo è ancora Ferrante a cercare il pareggio, ma un monumentale Silvestri salva sulla linea e poi è ancora Furlan a smanacciare in calcio d’angolo sul secondo tentativo del bomber avversario. Ma la rete delle fere è ormai nell’aria, anche se giunge nel modo più amaro possibile per gli etnei: al 31′ viene scodellato un cross in mezzo deviato in rete dalla zampata perdente di Mbende, autore di un triste e sfortunato autogol. Il primo tempo si conclude con la Ternana in crescendo, ma il risultato resta in equilibrio.

È solo questione di tempo, infatti la ripresa si apre con l’uno-due micidiale degli umbri: al 48′ Paghera conclude in rete centralmente senza che la retroguardia siciliana vada ad impattare sul pallone, mentre al 51′ è Biondi a superare il proprio portiere in caduta rovinosa, probabilmente dopo aver subito un fallo da parte di Ferrante. Da quel momento in poi la partita non ha più niente da raccontare, se non all’83’ quando, alla prima amnesia difensiva dei rossoverdi, Di Piazza riesce ad accorciare le distanze su cross al bacio del rientrante Barisic. Finale incandescente al “Liberati”, tant’è che Palumbo si fa pure espellere.

Il Catania esce ancora sconfitto in trasferta. Numeri che diventano sempre più impietosi per una squadra che dovrebbe puntare alla promozione in Serie B. La difesa è imbarazzante, lascia troppi spazi alle sortite offensive ed è troppo spesso insicura. Sono veramente tanti i gol subiti ancora all’inizio della stagione e l’allenatore non trova mai il modo di evitare che la retroguardia faccia acqua da tutte le parti. Centrocampo e attacco, invece, hanno funzionato un po’ meglio stavolta, solo che questo non può bastare ai fini del risultato. È un malato irreversibile il Catania formato trasferta.

Federico Fasone

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