FATTORE SCONTRI DIRETTI
Botte, corsa, poco spettacolo ma tanta voglia di lottare: era così che la si poteva immaginare ed è così che, in effetti, è stata. Lecce-Catania, la sfida delle sfide, ha regalato momenti tutt’altro che esaltanti, in una partita in cui c’era tanto, forse troppo da rischiare per entrambe le compagini.
Prevale la paura e un forte pragmatismo: il Catania segna, poi si copre con il suo solito ordine.
Ma il Lecce non è squadra che si rassegna facilmente e Di Piazza ce lo ricorda nell’ultima parte della gara: al primo pallone utile e solo qualche minuto dopo essere entrato, coglie in controtempo la difesa etnea e buca Pisseri con un bel piazzato.
Qualche istante prima, Curiale, in piena area di rigore, dopo aver messo a sedere la retroguardia giallorossa, sbaglia mettendo a lato il gol del possibile KO.
Come recita una famosa regola in questi casi: gol sbagliato, gol subito. E si gioca tutto in attimi, in frazioni di secondo che possono, o forse è meglio dire rischiano, di fare pendere la bilancia dall’uno o dall’altro alto.
Il punto guadagnato in Salento non è da buttare e il Catania lo sa bene: i rossazzurri, si avvicinano comunque alla capolista, mettendogli il fiato sul collo. Lottando contro tutti i fattori avversi possibili, dalla bolgia del via del mare, alla pressione della sfida senza i propri supporters al seguito.
Una quasi vittoria forse? Esagerato definirla così, ma forse un bel passo avanti. Già perché a pari punti, una volta compiuta questa scalata e affiancatisi ai giallorossi, gli etnei sarebbero primi in virtù dell’ampio vantaggio acquisito nei due scontri diretti (4-1 il computo totale a favore dell’Elefante).
Con la promozione a pochi passi, alla distanza di 4 punti da un Lecce, che potrebbe, e che sicuramente scivolerà come accaduto in passato.
Dalla continuità di risultati adesso, passa la Serie B e la sorte dei rossazzurri in questo campionato. Il Lecce non potrà infatti rimanere imbattuto per sempre…
(Fonte foto: calciocatania.it)
Simone Caffi