Perché l’approccio alla partita di un croato ed un portoghese, cresciuti calcisticamente uno in Germania e l’altro in Italia, non è mai stato così simile. E se mettessimo in mezzo anche un camerunese? Potrebbe anche sembrare l’inizio di una barzelletta! Ci sono un camerunese, un croato ed un portoghese che per portare lo stipendio a casa hanno sempre fatto gol, che un giorno si svegliano e si trovano sulla fascia. Loro cosa fanno? Continuano a fare gol.

E non solo, perché la strada tracciata da Eto’o nel 2010 ed intrapresa anche da Mario Mandzukic alla Juventus e da Diogo Tavares al Catania è talmente impervia che a loro non è chiesto semplicemente di mettere la palla in porta, bensì di agire quasi da terzino fluidificante a collante di fase difensiva ed offensiva.

Solo grandi professionisti, agguerriti ed innamorati del calcio sono disposti a sacrificarsi, e Tavares sta dimostrando di esserlo. Arrivato a Catania per soddisfare gli appetiti offensivi del duo Lo Monaco – Argurio, avrebbe potuto immediatamente essere un panchinaro di lusso con l’ingresso in rosa di Pozzebon. Invece il suo grande spirito di sacrificio lo ha portato ad interpretare il ruolo di coprotagonista nel reparto d’attacco con l’attaccante laziale, con una spiccata capacità di sacrificarsi tanto da aiutare la squadra persino in fase difensiva, facendo alcune volte il “terzino aggiunto“.

Diogo “Mandzukic” Tavares è disposto ancora a sacrificarsi per la maglia rossazzurra, pronto a far cantare i suoi tifosi anche attraverso i suoi preziosi gol.